Numerose colture agricole (frumento, ciliegie, pesche, albicocche, ecc.) stanno patendo una stagione agricola con andamento meteorologico negativo caratterizzato da abbondanti precipitazioni, poche giornate di sole e temperature al di sotto della media stagionale.
Anche il vigneto veneto è in balìa delle bizzarrie climatiche, che hanno fortemente inciso sui tempi di germogliamento e fioritura e stanno rallentando la maturazione dei grappoli, tanto che già si parla di vendemmia ritardata. Di questi aspetti si parlerà il 22 giugno (h 10,00) a Conegliano (Treviso), presso la sede del CIRVE dell’Università di Padova (via Dalmasso), in occasione del tradizionale primo appuntamento con il Trittico Vitivinicolo Veneto, evento promosso ogni anno da Veneto Agricoltura-Europe Direct con Regione, Università di Padova e CREA-VIT. Nell’occasione sarà fatto, anticipa una nota, il punto sullo stato vegetativo del vigneto veneto, che a causa dell’anomalo andamento climatico ha richiesto fin’ora mediamente già 6/7 trattamenti; saranno fornite le prime indicazioni di produzione, che sotto il profilo quantitativo potrebbero subire delle ripercussioni negative; saranno analizzati altri temi importanti quali, per esempio, la virosi del Pinot Grigio. Si presenta, dunque, ricco di spunti per tutti gli operatori del comparto questo primo focus del Trittico, che da alcuni anni tiene monitorato il vigneto regionale dalle prime fasi vegetative e dello sviluppo del frutto (incontro di giugno), all’avvio della raccolta dell’uva (agosto), fino al bilancio consuntivo della vendemmia (appuntamento di novembre). Tornando allo stato fitosanitario del vigneto veneto alla vigilia dell’estate, i tecnici del Trittico annunciano un quadro con presenza di giallumi sulle foglie dovuta agli sbalzi termici e una forte pressione di peronospora che complessivamente stanno creando agli operatori delle difficoltà a trovare una finestra utile per pianificare gli interventi con fitofarmaci.