A Palazzo Labia di Venezia il convegno internazionale Citizen Observatories for Water Management. Questo dal 7 giugno fino al 9. La giornata di giovedì 9 giugno, dedicata ai 50 anni dall’alluvione del 1966, si aprirà con il saluto di Barbara Degani, sottosegretario al Ministero dell’Ambiente. Seguirà una tavola rotonda: “Gli osservatori dei cittadini nella gestione delle alluvioni. Imparare dal Passato”, cui sono state invitate le amministrazioni dei Comuni a rischio alluvione nel Nordest, cui è legata anche una mostra fotografica. Organizzata dall’Autorità di Bacino dei Fiumi dell’Alto Adriatico, sotto l’alto patrocinio della Commissione Europea, del Ministero per l’Ambiente e della Protezione Civile Nazionale, la conferenza COWM2016 esaminerà il ruolo e le opportunità di partecipazione attiva dei cittadini nel monitoraggio e nelle politiche ambientali. Apriranno i lavori: Mauro Grassi, Direttore della struttura di missione contro il dissesto idrogeologico; Andrea Tilche direttore dei programmi su Cambiamento Climatico e Osservazione della Terra- Commissione Europea; Francesco Baruffi, direttore dell’Autorità di Bacino Alto Adriatico. Per tre giorni COWM 2016 ospiterà oltre 75 interventi scientifici affrontando il problema del rischio idraulico non solo sotto il profilo della prevenzione, sia normativa che attraverso investimenti infrastrutturali, ma soprattutto sul piano della nuova cultura nella gestione delle emergenze. “Di fronte ai cambiamenti climatici già in atto – afferma Francesco Baruffi, Autorità di Bacino Alto Adriatico – è fondamentale avere comunità formate e reattive, capaci di affrontare fenomeni metereologici estremi con l’obiettivo di ridurre i danni sia in termini di vite umane che economici”. Quella dell’Alto Adriatico (competente per i fiumi Isonzo, Livenza, Tagliamento, Piave e Brenta-Bacchiglione) è la prima Autorità di Bacino in Italia ad aver previsto i Citizen Observatories quali misure di piano per la mitigazione del rischio idraulico. Solo in Veneto, l’alluvione del 2010 ha coinvolto 131 Comuni e oltre mezzo milione di abitanti, con un enorme tributo: 2 morti, 6.670 sfollati, 140 chilometri quadrati allagati. Dopo quella drammatica esperienza, è nato a Vicenza nell’ambito di un progetto europeo, il primo Osservatorio dei Cittadini che sarà presentato a COWM nella giornata di martedì 7 giugno. Un modello realizzato grazie al coinvolgimento di oltre 130 volontari dotati di una nuova App sviluppata per il monitoraggio in tempo reale del bacino del Bacchiglione che, assieme ad altre novità Hi-Tech (droni, QRCode, innovative barriere di contenimento delle acque) sarà anche al centro dell’esercitazione che si terrà a Vicenza, venerdì 10 giugno a partire dalle ore 10. Sempre nella giornata del 7 giugno (ore 14.00) si terrà l’evento: #italiasicura: linee guida per la progettazione di opere contro i dissesto idrogeologico, intervengono: Mauro Grassi e Gian Vito Graziano struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche; Massimo Mariani, presidente del Collegio Nazionale Ingegneri e Pasquale Salvatore, del Consiglio Nazionale Geometri. Mercoledì 8 giugno (ore 12.00) l’evento su: “Nuove soluzioni per il monitoraggio del territorio” con la partecipazione di Luca Finotto, CAE spa e Andrea Crestani, ANBI Veneto.