Il Presidente della Repubblica sul’Ortigara per rendere omaggio al sacrario degli alpini. Sergio Mattarella è arrivato ad Asiago, preceduto dal ministro della difesa Roberta Pinotti. Presenti scolaresche e autorità dei Sette Comuni, della Regione Veneto e dei comuni di Vicenza, Verona, Padova. Un gruppo di scolaresche, dopo aver acclamato Mattarella, gli ha chiesto, a gran voce, lavoro per i giovani. Il ministro, in iun suo ntervento, ha detto che l’Europa non deve avere muri ma sintonia condivisa per una costante crescita comune. Sergio Mattarella, parlando alla cerimonia per il centenario della Grande Guerra, ha detto tra l’altro: “Sono state le intese, le alleanze non aggressive, le unioni sovranazionali e non le chiusure e le barriere a garantire al nostro paese e agli altri la libertà e il benessere”. Mattarella ha ricordato che “senza ideali e sogni si perde lo slancio vitale e lentamente finiscono per prevalere la paura, il sospetto, egoismi, la tentazione di rinchiudersi nei recinti di malintesi interessi nazionali” ed ha invitato a “raccogliere quel sogno, quel grido silenzioso per un futuro di pace, benessere e diritti che ci arriva con forza le nuove generazioni” perché questo “è oggi il miglior modo per rendere onore a chi è caduto per la sua patria, e per rispettare tanto sangue versato”. Per il presidente della Repubblica “la classe dirigente europea nel secondo dopoguerra, a differenza delle precedenti si dimostrò all’altezza del compito immane della ricostruzione, economica e morale, di un continente distrutto e sgomento. Ci riuscì operando con lungimiranza, tenendo insieme visione e pragmatismo”. Allo stesso modo, “le grandi sfide, imponenti, che oggi il mondo si trova davanti – il terrorismo, l’emigrazione, i cambiamenti climatici, la lotta alla fame e alle malattie, lo sviluppo – si vincono tessendo collaborazione e costruendo ponti”. A tal fine “servono comune intelligenza, unità di intenti. Vanno ricercati con ostinazione obiettivi condivisi e politiche comuni a fenomeni globali. E’ impossibile dare risposte soltanto nazionali, ignorarlo sarebbe illusorio e pericoloso”. «L’anniversario della Grande Guerra non poteva non avere una tappa come questa. Un profondo ricordo di uno scenario cruento». Lo ha sostenuto il presidente del Veneto Luca Zaia dopo aver accompagnato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’aeroporto di Asiago subito dopo la cerimonia commemorativa. «Quando si parla della Grande Guerra – ha aggiunto Zaia – è giusto rendere onore alle migliaia di militari deceduti su entrambi i fronti ma anche ai civili e ai sopravvissuti che hanno patito la tragedia del conflitto. Non si possono inoltre dimenticare figure importanti di grandi testimoni storici asiaghesi come Mario Rigoni Stern e il maestro di cinematografia Ermanno Olmi entrambi vate di questo territorio».