E’ in corso fino al 31 luglio a Ca’ Pesaro, sede della Galleria Internazionale d’Arte Moderna, la mostra “Lino Selvatico. Una seconda Belle Époque”. L’esposizione parte dall’ambito più noto del pittore, nato a Padova nel 1872 e morto a Biancade (Treviso) nel 1924, ovvero le immagini del femminile e da alcuni capolavori conservati nelle raccolte di Ca’ Pesaro, come Cappuccetto grigio del 1903, il Ritratto della contessa Annina Morosini del 1908 e Madre e figlio del 1922. Al centro della retrospettiva 25 opere che ripercorrono la carriera artistica di Selvatico: una selezione piccola ma preziosa, che mette in evidenza le tematiche e gli interessi prevalenti dell’artista. Attraverso un percorso articolato nelle tre sezioni Donna, Famiglia e Modella, che riprendono altrettanti temi esplorati da Selvatico durante la sua lunga e prolifica carriera artistica, l’esposizione sarà un’occasione unica per riscoprire alcuni capolavori delle raccolte di Ca’ Pesaro. Dalla visita alla mostra emerge un artista di grande spessore, di cui vengono illustrati gli aspetti più famosi, come i ritratti di grande formato eseguiti per l’alta società veneziana e milanese, ma anche episodi meno noti, legati comunque all’immaginario e alla cultura visiva della Belle Époque. La mostra è accompagnata da un catalogo edito da LSWR GROUP (Milano, 2016), a cura di Cristiano Sant, con contribuiti di Elisabetta Barisoni, Silvia Borsetto, Clarissa Coidessa, Irene Fonte, Sergio Marinelli, Michela Miraval, Giovanna Niero, Ivano Sartor e Nico Stringa, che rappresenta un significativo aggiornamento degli studi storici e una più precisa collocazione di alcuni aspetti importanti della vita e della produzione dell’artista. Direzione scientifica Gabriella Belli.

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