Nel primo trimestre 2016, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato un incremento del +2,2% (era +2,3% nel trimestre precedente) ma la variazione congiunturale destagionalizzata è stata del +1,4% (era +2,3% nel trimestre precedente). L’analisi congiunturale sull’industria manifatturiera di Unioncamere del Veneto è stata effettuata su un campione rinnovato di 1.778 imprese con almeno 5 addetti.
«Il 2016 si apre con un segno positivo per le imprese manifatturiere della regione, anche se un po’ sottotono rispetto alla fine del 2015 – commenta Giuseppe Fedalto, presidente di Unioncamere Veneto -. Leggendo i dati della congiuntura emerge che la crescita produttiva delle aziende è attribuibile principalmente alle imprese di media e grande dimensione, ovvero quelle più strutturate nel porsi sui mercati internazionali. Tuttavia, al di là del traino rappresentato dai mercati esteri, anche il fatturato interno registra una sostanziale tenuta. Il vero segnale positivo – conclude Fedalto – è che sembra tornare la fiducia degli imprenditori. Fattore importante, oserei dire decisivo, che però meriterebbe di essere sostenuto, soprattutto con riferimento alle Pmi, anche da interventi su fisco, credito e giustizia. Il 2016 è iniziato con segnali complessivamente positivi per il manifatturiero, anche se in rallentamento rispetto a fine 2015. L’andamento negativo riguarda soprattutto le microimprese (-0,6%), mentre le piccole e medio-grandi hanno registrato dinamiche positive rispettivamente del +2,2% e +2,5%. Più marcata la crescita per i beni intermedi (+2,7%), i beni di investimento e di consumo, entrambi a +1,9%. A livello settoriale, tra i 12 settori oggetto di analisi (due in più rispetto al 2015), la tendenza è positiva per tutti ad eccezione del tessile, abbigliamento e calzature (-3,2%). Al vertice della classifica si trovano i mezzi di trasporto (+7,7%), legno e mobile, marmo, vetro e ceramica, altri minerali non metalliferi (+5,8%), gomma e plastica (+4,6%) e occhialeria (+3,5%). Nel primo trimestre 2016 si riduce leggermente la quota di imprese che registrano incrementi dei livelli produttivi (44% contro il 45% del trimestre precedente), mentre il tasso d’utilizzo degli impianti è risultato in diminuzione al 74,3%, un punto percentuale in meno rispetto all’ultima rilevazione 2015. Il fatturato totale ha segnato una dinamica positiva rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno (+2,6%), analoga a quella del trimestre precedente. La miglior performance è ascrivibile alle medio-grandi (+2,9%) e piccole (+2,5%) imprese, mentre restano stazionarie le micro (+0,4%). Tra i settori spiccano i mezzi di trasporto (+14,3%) e legno e mobile (+6,2%); negativa invece la tendenza dell’alimentare (-1,8%) e del tessile, abbigliamento, calzature (-2,4%). La dinamica positiva del fatturato è ascrivibile sia al continuo andamento positivo delle vendite all’estero con un +4,4% (+3,2% nel trimestre precedente) sia alla continua serie positiva delle vendite sul mercato interno col +1,4% (+2,4% precedente). Il fatturato estero è risultato an cora positivo in particolare per le micro imprese (+7,3%) e i mezzi di trasporto (+14,3%). A incidere sul fatturato interno sono soprattutto le imprese di piccole dimensioni (+2,2%) e ancora i mezzi di trasporto (+14,3%). Performance positiva (+2,2%) per gli ordinativi, anche se in leggera diminuzione rispetto a quella dello scorso trimestre (+2,8%). A livello dimensionale sono risultate migliori le piccole (+2,6%) e le medio-grandi imprese (+2,2%). Per i settori le dinamiche migliori si hanno nei mezzi di trasporto (+10,1%), legno e mobile (+4,7%) e gomma-plastica (+4%). Negativa invece la variazione del tessile, abbigliamento e calzature (-2,3%), marmo, vetro e ceramica (-2%) e dell’orafo (-1,4%). In linea con il trimestre precedente l’andamento degli ordinativi dal mercato interno con un +1,9% rispetto al +2,1% precedente. Variazioni positive per piccole e grandi imprese. A livello settoriale le performance migliori le mettono a segno i mezzi di trasporto (+6,9%) e legno-mobile (+6,1%). Gli ordinativi esteri hanno invece segnato una decelerazione con un +2,8% rispetto al +4,1% dello scorso trimestre. Nelle imprese manifatturiere l’occupazione è rimasta stabile (+0,2%), fatta eccezione per le micro imprese (+0,9%), il cui impatto resta modesto. Sotto il profilo settoriale la miglior variazione ha riguardato l’orafo (+3%), marmo-vetro e ceramica, altri minerali non metalliferi (+2,8%), l’occhialeria (+2,6%). In sensibile miglioramento le aspettative degli imprenditori per i prossimi tre mesi. Torna positivo il saldo relativo alla produzione attestandosi a +6,7 punti percentuali rispetto al -6,5 p.p. precedente, per effetto di un incremento degli ottimisti e un corrispondente aumento degli ottimisti. Per quanto riguarda il fatturato il saldo è +8,7 p.p. rispetto al -5,6 p.p. precedente, mentre per gli ordini interni si passa al +4,6 p.p. dal -9 p.p. precedente. Migliorano ulteriormente le attese sugli ordini esteri che toccano un +17,5 p.p. (era +6,5 p.p.) e sull’occupazione che registra un +0,3 p.p. rispetto al -4,3 p.p. del trimestre precedente.