Dalla relazione della Direzione nazionale Antimafia, relativa al 2015, si è appreso la parte concernente il Distretto di Venezia. Questo il “quadro”: il Veneto è a rischio. Le prove? Emergono da numerose citazioni di operazioni compiute dalle forze dell’ordine al centro poi di inchieste coordinate dalla Dda di Venezia, dello stato dei tentativi di infiltrazione in regione della criminalità organizzata, del problema ‘ecomafie’, del traffico di droga e delle indagini sul terrorismo di matrice islamica. L’insediamento in Veneto di gruppi criminosi originari del Sud Italia “tende a diventare sempre più stabile e diffuso”, seppure “con connotazioni diverse da quelle delle regioni di provenienza” perché centrato soprattutto a “motivi economici, di investimento di profitti o procacciamento di affari”. Il Veneto, stando a questa fonte e ai dati in suo possesso, rischia di essere un terminale per gli investimenti e la gestione del denaro sporco. In una decina di pagine viene offerta una dettagliata “immagine”, attraverso anche numerose citazioni di operazioni compiute dalle forze dell’ordine al centro poi di inchieste coordinate dalla Dda di Venezia, dello stato dei tentativi di infiltrazione in regione della criminalità organizzata, del problema ‘ecomafie’, del traffico di droga e delle indagini sul terrorismo di matrice islamica.

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