Al compositore franco-greco Georges Aperghis (nella foto) il Leone d’oro alla carriera in occasione della Biennale Musica 2015.Aperghis (Atene, 1945) vive e lavora a Parigi dal 1963. Il riconoscimento è stato proposto dal direttore Ivan Fedele e accolto dal Consiglio di Amministrazione della Biennale e sarà consegnato sabato 10 ottobre alle ore 20.00 al Teatro alle Tese; a seguire la cerimonia, Machinations per 4 voci femminili, elettronica e video (2000, 60’) dello stesso Aperghis. Punto di riferimento per il teatro musicale, genere che ha contribuito a rivoluzionare influenzando molti giovani artisti, il compositore Georges Aperghis secondo il direttore Ivan Fedele “rinnova radicalmente la pratica musicale integrandola con tutti gli ingredienti vocali, strumentali, gestuali e scenici trattati in maniera identica e traslati dall’uno all’altro contesto. Emblematiche, da questo punto di vista, sono le pièces teatrali Récitations e Machinations, che si fondano su di un linguaggio immaginario fatto di combinazioni virtuosistiche di fonemi in una scrittura veloce che si sviluppa attraverso processi di ripetizione e accumulazione. Questa scrittura rivela la coscienza profonda che Aperghis ha della funzione sociale dell’arte, della sua destinazione ad un pubblico che vi possa trovare elementi efficaci per ricostruirne la forma e coglierne la poetica attraverso i meccanismi della memoria. I suoi lavori sollecitano la partecipazione creativa degli interpreti che si trovano ad inventare un linguaggio immaginario ambiguo e spesso divertente che evoca l’origine della lingua in un furore enunciativo che precede il “senso”. La Biennale Musica ha costantemente testimoniato il percorso di questo singolare compositore invitandolo fin dal 1972, anno in cui presentò Ascoltare stanca, emblematico della sua poetica. In passato il riconoscimento alla carriera per la Musica era stato attribuito a Goffredo Petrassi (1994), Luciano Berio (1995), Friedrich Cerha (2006), Giacomo Manzoni (2007), Helmut Lachenmann (2008), György Kurtág (2009), Wolfgang Rihm (2010), Peter Eötvös (2011), Pierre Boulez (2012), Sofija Gubajdulina (2013), Steve Reich (2014).