Per il paziente che esce dall’anestesia o per chi è in terapia intensiva, l’idea di suor Mirjam Volgger (foto Tis) sarà di grande aiuto: il succhietto che rilascia liquidi o cibi che verrà prodotto dall’azienda altoatesina Tratter Engineering, infatti, allevierà le loro sofferenze. La notizia pubblicata dal giornale Alto Adige ha destato vero interesse. Lo sviluppo del prodotto è stato promosso e accompagnato dal Centro Sviluppo Prodotto & Nuove Tecnologie del TIS innovation park. Sono ora in corso le procedure per l’aut. igienica, dopo di che l’azienda andrà in produzione. Il prototipo di “Medical Soother” è stato sviluppato dalla Tratter Engineering, azienda bolzanina attiva nel settore automotive, insieme allo studio bolzanino di design formAxiom e all’infermiera Sabine Kaserer; con la mediazione di Michaela Egebrecht del TIS hanno trasformato in un’opportunità di business il problema segnalato da suor Mirjam, coordinatrice della Clinica Santa Maria di Bolzano. «L’equilibrio fisiologico della mucosa orale dei pazienti post-operatori che si risvegliano dopo essere stati intubati o che hanno dovuto sospendere l’alimentazione subisce dei cambiamenti» ha notato suor Mirjam nella sua esperienza come infermiera; le conseguenze sono secchezza, ragadi ed afte. Questi sintomi sono fastidiosi e dolorosi e possono ritardare il processo di guarigione. In altri casi devono essere somministrate delle sostanze che stimolino la produzione di saliva. Nella notizia si precisa tra l’altro che la parola “ciuccio” usata al posto di “Medical Soother” non è benvenuta né al TIS né alla Clinica Santa Maria. «Con il succhietto vogliamo alleviare le sofferenze di persone a volte anche gravemente malate. Per questo riteniamo molto importante che il Medical Soother venga chiamato “succhietto” ma non “ciuccio”» ha precisato Michaela Egebrecht del TIS. Il concetto riduttivo di “ciuccio” ferisce la dignità dei malati che dipendono dal Medical Soother. La soluzione che viene adottata per risolvere questo problema, è detto in una nota, è normalmente quella di mettere un cubetto di ghiaccio o della frutta su un abbassalingua di legno e avvolgere il tutto in garze di cotone, attraverso cui i pazienti possono così succhiare i liquidi. in cui si inserisce il ghiaccio da succhiare.

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10 settembre 2015

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Il team che ha sviluppato il nuovo…
Il team che ha sviluppato il nuovo succhietto (Foto Tis)

BOLZANO. Per chi si sveglia dall’anestesia o, per esempio, per chi è in terapia intensiva, l’idea di Suor Mirjam Volgger sarà di grande aiuto: il succhietto che rilascia liquidi o cibi che verrà prodotto dall’azienda altoatesina Tratter Engineering, infatti, allevierà le loro sofferenze. Lo sviluppo del prodotto è stato promosso e accompagnato dal Centro Sviluppo Prodotto & Nuove Tecnologie del TIS innovation park. Il prototipo di “Medical Soother” è stato sviluppato dalla Tratter Engineering, azienda bolzanina attiva nel settore automotive, insieme allo studio bolzanino di design formAxiom e all’infermiera Sabine Kaserer; con la mediazione di Michaela Egebrecht del TIS hanno trasformato in un’opportunità di business il problema segnalato da Suor Mirjam, coordinatrice della Clinica Santa Maria di Bolzano. «L’equilibrio fisiologico della mucosa orale dei pazienti post-operatori che si risvegliano dopo essere stati intubati o che hanno dovuto sospendere l’alimentazione subisce dei cambiamenti» ha notato Suor Mirjam Volgger nella sua esperienza come infermiera; le conseguenze sono secchezza, ragadi ed afte. Questi sintomi sono fastidiosi e dolorosi e possono ritardare il processo di guarigione. In altri casi devono essere somministrate delle sostanze che stimolino la produzione di saliva. Il problema che nasce con la soluzione dell’abbassalingua: i pazienti trovano particolarmente sgradevole avere qualcosa di legno in bocca. La sostanza che stimola la saliva, invece, è sgradita a causa del suo sapore artificiosamente acido. Le possibilità di utilizzo del nuovo succhietto medico sono talmente molteplici, che le problematiche elencate possono essere contrastate o curate: per i pazienti significa un alleviamento delle loro sofferenze. Il know-how dell’infermiera ed esperta Sabine Kaserer nella cosiddetta “stimolazione basale”, le competenze tecniche della Tratter Engineering e il design della formAxiom alla fine, grazie alla moderazione competente della collaboratrice del TIS Michaela Egebrecht hanno permesso al prototipo “Medical Soother” di vedere la luce: uno in elastane insapore e uno in cotone biologico retato. La prima variante è pensata per la somministrazione di liquidi, mentre la seconda permetterà ai pazienti di assumere verdure e frutta. In questo modo si combatte anche la tipica secchezza orale dei pazienti che escono dall’anestesia totale. In questo caso è molto importante che questi vengano trattati con sostanze aromatizzate che conoscono, in modo che si possano allenare le papille gustative. La parola “ciuccio” usata al posto di “Medical Soother” non è benvenuta né al TIS né alla Clinica Santa Maria. «Con il succhietto vogliamo alleviare le sofferenze di persone a volte anche gravemente malate. Per questo riteniamo molto importante che il Medical Soother venga chiamato “succhietto” ma non “ciuccio”» afferma Michaela Egebrecht del TIS. Il concetto riduttivo di “ciuccio” ferisce la dignità dei malati che dipendono dal Medical Soother. La soluzione che viene adottata per risolvere questo problema è normalmente quella di mettere un cubetto di ghiaccio o della frutta su un abbassalingua di legno e avvolgere il tutto in garze di cotone, attraverso cui i pazienti possono così succhiare i liquidi. in cui si inserisce il ghiaccio da succhiare «Metterci nei panni di pazienti con limitate capacità motorie è stato l’impegno maggiore, per noi che facciamo stampi per materie plastiche destinate al settore automobilistico» afferma Gerhard Tratter, amministratore delegato nonché proprietario della Tratter Engineering. Grazie alla spinta

di Michaela Egebrecht però, convinta che l’azienda avrebbe potuto trovare uno sbocco remunerativo nel settore delle tecnologie medicali, hanno deciso di accettare la sfida: «Dopo aver ottenuto la certificazione igienica e per processi alimentari lanceremo il “Medical Soother” sul mercato».

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