I leader dell’industria crocieristica ad un summit europeo del settore dedicato alla decarbonizzazione. Riuniti a Genova hanno esortato i governi a predisporre quadri normativi semplici e funzionali e anche a prevedere gli investimenti necessari per un maggiore uso e diffusione di carburanti e tecnologie navali pulite. L’obiettivo, precisa una nota, è arrivare a crociere a zero emissioni di carbonio entro il 2050. Un messaggio lanciato nella sessione di apertura del CLIA European Summit – prima conferenza europea della crocieristica organizzata dalla Associazione Internazionale delle Compagnie – in cui ci si è focalizzati sul ruolo dell’innovazione e della sostenibilità nel settore delle crociere. Le compagnie stanno investendo in modo significativo – come ricordato in un documento – in ricerca e nuove tecnologie in grado di migliorare le prestazioni ambientali delle navi. Ma le nuove imbarcazioni sono solo una parte dell’equazione: servono anche infrastrutture adeguate e combustibili sostenibili. Durante il discorso di apertura del Summit, Pierfrancesco Vago, Executive Chairman di MSC Crociere e Global Chair di CLIA, ha dichiarato: “il nostro settore condivide con i governi europei la visione di un’economia del mare sostenibile. Le compagnie stanno facendo la loro parte e sono certe di raggiungere i loro obiettivi, ma è necessario un deciso sostegno dei legislatori per assicurare sviluppo e uso delle infrastrutture adeguate”. Marie-Caroline Laurent, Direttore Generale CLIA Europa, ha aggiunto: “le compagnie hanno da tempo adottato robuste misure nella transizione ecologica. L’industria crocieristica è all’avanguardia, promotrice di innovazione e offre un contributo fondamentale all’Unione europea nel delicato cammino verso la decarbonizzazione. È tuttavia essenziale disporre quanto prima un quadro legislativo coerente per promuovere gli investimenti e le innovazioni che saranno indispensabili al settore per raggiungere gli obiettivi 2030 stabiliti sia dal ‘Fit for 55’ che dai nostri target per il 2050”. I vertici delle compagnie di crociera, insieme a rappresentanti politici, autorità, istituzioni e stakeholder hanno poi discusso delle possibili fonti di alimentazione alternative per le navi, come anche di tutte le tecnologie, presenti e future, che aiutano e aiuteranno a garantire crociere a emissioni zero. La possibilità di produrre carburanti rinnovabili per uso marittimo su larga scala rimane ancora limitata, tanto più che l’attenzione è rivolta verso modalità di trasporto diverse da quella navale. Anche in questo campo, sono necessari interventi pubblici a sostegno della diffusione di carburanti “puliti”. Vago ha sostenuto che le infrastrutture portuali sono altra determinante in cui gli investimenti pubblici sono essenziali. Le compagnie appartenenti a CLIA sono impegnate a utilizzare, laddove offerta dai porti, l’elettrificazione a terra (SSE, Shore Side Electricity). Il 66% della flotta mondiale sarà equipaggiata per collegarsi all’SSE già entro il 2027, ma nei porti europei solo pochi attracchi forniscono tali sistemi, anche se l’obiettivo europeo è che tutti i principali porti del continente siano attrezzati entro il 2030. Laurent ha concluso che le compagnie continueranno a impegnarsi in Europa e che il settore ha l’obiettivo di diventare la forma di turismo più sostenibile, anche per ciò che riguarda le destinazioni di approdo e di ridurre le emissioni in mare e nei porti.” A Genova fatto il punto sulle crociere post Covid e il recotd con 12,7 mln di vacanzieri sul mare ckn navi sempre piu’verdi. Quali prospettive? Nel 2023: 50 milioni di crocieristi movimentati nei porti Europei e Mediterranei e oltre 12 in quelli italiani. Le crociere guidano la ripresa del turismo in modo sostenibile, con investimenti in navi sempre più sostenibili, sistemi di alimentazione con carburanti meno inquinanti, in collaborazione con i porti e i luoghi di destinazione. Al CLIA European Summit di Genova illustrati anche dati sulle crociere che tornano ad una normalità post pandemica completamente tinte di verde. Il calo legato al Covid è ormai definitivamente superato e nel 2023 si raggiungeranno – evidenzia una nota – 12,7 milioni di passeggeri movimentati in Italia e 48,6 mln nell’area euromediterranea, tornando così ai livelli del 2019, quando si arrivò rispettivamente a 12,3 e 53,3 mln.
(ph arch.genova24).
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