Il primo camion austriaco con un carico di 4.922 kg di pancetta, con etichetta illeggibile e destinato ad una ditta di trasformazione veronese, è stato fermato al Brennero da Coldiretti Veneto. I carabinieri dei Nas ne hanno disposto il vincolo sanitario. Coldiretti continua ad aver ragione sugli ingressi del falso made in Italy e in una nota aggiunge che si tratta del primo atto di una lunga giornata che coinvolge centinaia di produttori veneti giunti al valico insieme ad altri colleghi arrivati al Brennero da ogni regione d’Italia che presidieranno anche nelle prossime ore un nuovo appuntamento lungo il tracciato stradale per difendere l’economia e il lavoro delle campagne dai traffici di prodotti di bassa qualità che varcano le frontiere per essere spacciate come italiane. “Chissà quali indizi sulla provenienza troveranno i consumatori al momento di portare in tavola questo prodotto senza identità. Bene han fatto le autorità a prendere provvedimenti – ha detto Giorgio Piazza presidente di Coldiretti Veneto. Poco prima era transitato un mezzo sloveno diretto al porto di Livorno ma già chiuso coi piombi. Continuano i passaggi con cagliate, ortaggi e latte dalla Germania, dalla Svezia e da ogni parte del mondo. Ad ogni apertura di portellone gli agricoltori sollevano cartelli per chiedere l’etichettatura obbligatoria per tutti i prodotti alimentari del tipo: ” No all’Europa che blocca i profughi e spalanca la fronitiere alla schifezze”.

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