C’e’ bisogno del Ministero del Mare. A chiederlo recentemente il Presidente di Assonautica Italiana Giovanni Acampora al Governo Draghi e ora anche il Propeller Clubs, nel corso di un meeting cui ha partecipato Assonautica, che ha rilanciato il tema: essere al fianco del Cluster Marittimo Italiano che riveste un ruolo fondamentale per il rilancio , significa dotare di strumenti operativi gli operatori economici.Il delegato dal Presidente di Assonautica, il consigliere Marino Masiero, intervenuto all’incontro, ha evidenziato come le stesse azioni messe in atto con il Governo Conte per la costituzione di un Ministero del Turismo, vadano replicate anche con il Governo Draghi per ottenere il Ministero del Mare. In questo senso – ha spiegato Masiero – è da oltre un anno che Unioncamere e le Camere di Commercio, attraverso Assonautica Italiana, stanno lavorando perché si istituisca in seno alla Presidenza del Consiglio un tavolo di confronto con tutti gli operatori economici del sistema della blue economy. “Ognuno in questa partita dovrà fare la sua parte, e noi come sistema camerale faremo la nostra” continua Acampora” che aggiunge ” occorre oggi più che mai fare squadra e le associazioni di categoria che hanno il polso della tragica situazione in cui versano le proprie aziende, svolgono un ruolo determinante e strategico per determinare un nuovo asset dell’economia marittima”. Il Presidente del Propeller Umberto Masucci ha fatto presenhte come altri paesi hanno istituito, come Grecia e Cipro, un Ministero del Mare, mentre la Francia ha un Segretario del Mare e la Spagna ha potenziato le strutture del settore. Masiero, ringraziandolo per l’iniziativa, ha accolto la proposta di costituire una cabina di regia comune. Si e’appreso che il Presidente di Assonautica Italiana Giovanni Acampora convocherà a breve un tavolo di confronto con tutto il sistema camerale. “Non bisogna perdere tempo“ – ha oncluso Acampora – “in attesa del Ministero del Mare, bisogna lavorare tutti da subito in una unica direzione per fornire risposte rapide ed esaustive alle esigenze del cluster marittimo. Chi opera in mare, per mare e sul mare non può dipendere dagli otto attuali Ministeri. Oggi più che mai dobbiamo insieme lavorare per fare ripartire il paese ed è necessaria snellezza burocratica, semplificazione e soprattutto certezze, a partire dalla politica e dalla gestione dell’amministrazione pubblica”.(ph arch.)