Arte, architettura e sviluppo sostenibile in laguna, anche in questo difficile 2020. Nonostante l’emergenza sanitaria globale abbia fatto slittare nel tempo tutti i più attesi appuntamenti degli scorsi mesi, prosegue invece senza sosta la collaborazione fra Edison e la Biennale di Venezia, presentata due anni fa proprio in occasione della 16.Mostra Internazionale di Architettura. L’obiettivo resta quello di puntare – ha scritto Filippo Piva – a un futuro fatto di energia sostenibile, ottimizzando i consumi attraverso un efficientamento di strutture e processi. Un percorso, quello della partnership tra Edison e la Biennale di Venezia, passato anche attraverso l’intervento studiato su misura per le Corderie dell’Arsenale, storico edificio trecentesco di circa 11.430 metri quadrati utilizzato per le esposizioni internazionali d’arte e le mostre internazionali di architettura. Incominciato proprio nel 2018, con una diagnosi energetica innovativa che ha coinvolto tutte le principali strutture a maggior impatto del complesso della Biennale, l’intervento in questione, principalmente di carattere illuminotecnico, è riuscito a ridurre il consumo energetico dell’edificio, preservandone al contempo l’estetica industriale originaria: un corpo di 320 metri di lunghezza suddiviso in tre navate da due file di colonne ciascuna, che sostengono due soppalchi a copertura di quegli spazi in cui un tempo avveniva la filatura dei cordami. La soluzione adottata per le Corderie dell’Arsenale, che avrebbe dovuto essere presentata in occasione della 17. Mostra Internazionale di Architettura, rinviata poi al prossimo maggio, ha visto l’installazione di 86 corpi illuminanti a tecnologia Led, dotati di un sistema di gestione e controllo wireless capace di eliminare i costi di gestione e di consentire la comunicazione con ogni singola lampada. Questo consente dunque di intervenire con estrema facilità sull’intero impianto, trovando la configurazione delle luci più adatta alle diverse situazioni. Al contempo, l’intervento ha portato anche a una riduzione dei consumi di energia elettrica superiore al 70%, e a un risparmio delle emissioni in atmosfera pari a 22 tonnellate di CO2 all’anno. “Siamo onorati di continuare la collaborazione con la Biennale di Venezia”, ha dichiarato Nicola Monti, amministratore delegato di Edison. “Architettura e sviluppo sostenibile sono strettamente legati. Siamo alla costante ricerca di confronto con chi pensa, progetta e gestisce gli spazi e le funzioni. Per questo motivo, vogliamo continuare a fare la nostra parte e sostenere il dibattito sui valori centrali dell’architettura e sul contributo reale e duraturo che l’architettura offre nel quotifiano al benessere delle persone”. (ph Corderie/Biennale/Edison).

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