Frutta secca, castagne, patate americane (bianche, viola e arancio) e altri “doni”della natura d’autunno nella borsa della spesa con consegne a domicilio a cura degli agricoltori di Coldiretti. E’ l’iniziativa del Mercato coperto di Campagna Amica di Padova aperto nel pomeriggio dell’11 novembre in via Vicenza 23, secondo le disposizioni vigenti. Per festeggiare San Martino, giorno che corrispondeva al rinnovo del contratto di affitto per le famiglie di mezzadri, i produttori di Coldiretti propongono le specialità legate alla tradizione rurale. Frutta e ortaggi di autunno potranno essere acquistati ai banchi degli agricoltori che offrono anche il servizio di consegna a domicilio della spesa ma anche dei menù tipici con ricette tramandate da intere generazioni preparate dagli agrichef. E’ un vero e proprio boom di richieste – spiega il presidente regionale di Terranostra Diego Scaramuzza – con il Dpcm che impone la chiusura degli esercizi dalle ore 18.00 per 4 veneti su dieci il ricorso al take away e al pasto porta a porta è diventato rituale. Decollato durante il lock down grazie all’impegno di centinaia di operatori agricoli. il servizio include anche occasioni di collaborazione con gli enti di beneficenza per le forme di solidarietà rivolte a garantire la sana alimentazione anche ai bisognosi. L’offerta degli agriturismi veneti è continuata con la possibilità di portare prodotti a km zero nelle mense delle fabbriche dove operai e dipendenti hanno potuto godere della bontà dei pranzi preparati dagli cuochi contadini. Tutte le realtà agrituristiche sono pronte per accogliere clienti e lavoratori anche a mezzogiorno – sottolinea Scaramuzza – le strutture, spesso localizzate nelle aree marginali, in aperta campagna dispongono di ampi spazi e consentono agli ospiti di rispettare le precauzioni e le regole della distanza”. Tutte queste esperienze innovative hanno incoraggiato Coldiretti a chiedere alla Regione Veneto la rivisitazione dei pilastri legislativi che dovranno essere ripresi durante la nuova legislatura come la legge regionale per il consumo della produzione agroalimentare di origine regionale per guidare la predisposizione degli appalti pubblici a favore della ristorazione collettiva, quella agrituristica che non può non tener conto di quanto sperimentato durante il Covid 19 con il potenziamento del varie proposte di cibo porta a porta, una rinnovata e maggiore attenzione ai mancati redditi degli agriturismi che per effetto delle ordinanze dovranno chiudere per l’ora di cena e l’aggiornamento della normativa dell’agricoltura sociale per riconoscere i parametri sanitari delle fattorie che offrono servizi ed assistenza alle fasce deboli, l’adeguamento della norma per arginare la povertà che nella fase3 post pandemia sta coinvolgendo il 30% della popolazione. La condivisione di queste iniziative è nell’interesse di tutti – conclude Coldiretti Veneto- non di una parte ma dell’intera comunità.(ph arch.Coldiretti/CampagnaAmica/Cedior).

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