Aumenta lo smart working anti contagio (1 impresa su 3) per chi è impiegato in attività che si possono svolgere da casa, come le pratiche amministrative e contabili. E’ quanto emerge dalla rilevazione dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su un campione di imprese da nord a sud dell’Italia in riferimento alle ultime ipotesi di potenziamento dello smart working per l’esplosione dei contagi da Covid-19 con il DPCM del Governo. Di fronte all’emergenza – spiega Uecoop – le aziende cooperative stanno studiando soluzioni diversificate per soci e dipendenti rispetto alle modalità e agli orari di lavoro. Il 26% delle imprese – evidenzia Uecoop – non vede soluzioni prima dell’estate dell’anno prossimo nel 2021 rispetto alla pandemia e all’obbligo di precauzioni anti contagio, dalle mascherine al distanziamento, Abbiamo davanti uno scenario di grande incertezza sul futuro – conclude Uecoop – per questo è necessario attivare al più presto il piano di rilancio investendo tutte le risorse disponibili e riorganizzando nella maniera più efficiente possibile anche i servizi di welfare, dalla sanità alla scuola. Info 366 5763528 – veneto@uecoop.org. www.uecoop.org (ph arch.dcis.com).