Barbara Paknazar per il Bo live, il giornale web dell’ateneo di Padova, ha conversato con due esperti sullo stato di salute dei ghiacciai,in particolare di quello della Marmolada. L’allarme urgente per la Marmolada e’ che sono previsti soli 15 anni di vita.
Sopraffatto dalle conseguenze del cambiamento climatico, il gigante bianco delle Dolomiti ha già perso oltre l’80% del suo volume e nell’ultimo triennio il trend si ulteriormente intensificato. Ad evidenziare la gravità della situazione sono le misurazioni annuali effettuate dai glaciologi dell’università di Padova.che hanno mostrato come qanto sta accadendo sulla Marmolada è tristemente in linea con i numeri che arrivano dall’intero arco alpino dove, secondo uno studio recentemente pubblicato su Nature Communications tra il 2000 e il 2014 i ghiacciai hanno perso un sesto del volume totale. In breve tempo quindi il paesaggio delle Alpi potrebbe cambiare radicalmente: roccia al posto del ghiaccio con conseguenti carenze nella disponibilità di risorse idriche e rischi a livello di stabilità dei versanti. A parlare sono Mauro Varotto,responsabile scientifico del Museo di geografia dell’università di Padova e il prof.Aldino Bondesan, coordinatore delle campagne glaciologiche per il Triveneto. Entrambi sono docenti del dipartimento di Scienze storiche, geografiche e dell’antichità e, in particolare, Varotto ha condotto con Francesco Ferrarese le misure di superficie, mentre Bondesan ha effettuato le misure di volume in collaborazione con l’università di Parma. I dati che hanno raccolto permettono di fare delle stime sul futuro del ghiacciaio e lanciano un forte richiamo sulla necessità di azioni a contrasto del riscaldamento globale. La diminuzione delle emissioni di CO2 registrata durante i mesi in cui ampie aree del mondo erano in lockdown a causa della pandemia da Covid-19 ha rappresentato una buona notizia ma non è certo sufficiente per salvare i ghiacciai delle Alpi.”L’università di Padova – ha spiegato il professor Aldino Bondesan – ha condotto delle indagini sull’evoluzione del ghiacciaio della Marmolada, insieme al collega Roberto Francese dell’università di Parma. Sono state realizzate delle indagini in campo sia utilizzando droni e sistemi georadar che consentono di investigare il fondo del ghiacciaio, sia attraverso l’ausilio di metodi più tradizionali come la cartografia storica e le foto aeree, inserendole però all’interno di un sistema informativo geografico. Questo ci ha consentito di valutare i volumi del ghiacciaio nel corso dell’ultimo secolo e abbiamo osservato che la riduzione nell’arco di 105 anni è stata pari all’86% dell’intera massa glaciale0. E’ un dato allarmante che ci fa pensare che il ghiacciaio sia destinato ad una riduzione estrema nel corso dei prossimi anni” . In termini numerici il ghiacciaio è passato dai 95 milioni di metri cubi del 1954 ai 14 milioni attuali.E i dati relativi alla superficie del ghiacciaio non sono più rassicuranti. Nel dettaglio il professor Varotto ha detto di aver assistito ad un dimezzamento, passando da 412 ettari nel 1905 a circa 200 ettari all’inizio degli anni duemila. Il ghiacciaio ha impiegato un secolo per perdere la metà della propria superficie e poi, negli ultimi 20 anni, la superficie rimasta si è ulteriormente. Si tratta quindi di una progressione esponenziale che si ravvisa anche nella riduzione media annua in ettari: siamo infatti passati da una diminuzione di 3 ettari all’anno nel corso del Nocevento, dove dobbiamo considerare che si sono stati anche dei periodi relativamente freddi come negli anni ’50 e negli anni ’80 quando l’arretramento del ghiacciaio si era sostanzialmente fermato, a una successiva accelerazione notevole della perdita di superificie. Negli ultimi dieci anni abbiamo avuto una perdita di 5 ettari all’anno e se restringiamo lo sguardo agli ultimi tre anni vediamo che la riduzione annua è arrivata addirittura a nove ettari.Questa progressione ci ha fatto aggiornare le previsioni sullo scioglimento del ghiacciaio: se la riduzione fosse in media di tre ettari all’anno arriveremmo al 2060, se invece la tendenza attuale si confermasse nel futuro la Marmolada perderebbe completamente la superficie del suo ghiacciaio già tra il 2031 e il 2035. Sull’argomento tutte le info sul Bk live. (ph Bo live/uniPd).
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