I climatologi che fanno capo alle migliori scuole internazionali lo hanno previsto e lo vanno ripetendo con cadenzata insistenza; l’aumento del gas serra fara’alzare i mari di un metro entro il 2100. Indicatori preziosi comunque sono le calotte di ghiaccio di Groenlandia e dell’Antartico. Le conseguenze? Tutti i sistemi deltizi saranno sommersi e sara’la fine di Venezia e di altre citta’ che convivono con il mare. L’ appello degli scienziati in verita’ e’stato raccolto ma il progresso e’lento a retrocedere in quanto gli interessi economici e tecnologici hanno raggiunto portate incalcolabili. Bisogna che i grandi paesi provvedano a cambiare le produzioni industriali e ad adottare linee piu rigorose in molti settori che contribuiscono al benessere. Gli esperti chiedono tagli consistenti di gas serra con adeguate misure di mitigazione. E’ il risultato di un sondaggio fra 106 esperti internazionali fra coloro che hanno pubblicato più studi scientifici sul livello del mare, scelti da un database delle più importanti riviste. Lo studio, condotto dall’Università tecnologica di Nanyang di Singapore, ha valutato due scenari climatici: emissioni basse e alte. In uno scenario in cui l’aumento medio del riscaldamento globale è limitato a 2 gradi centigradi rispetto ai livelli preindustriali, gli esperti hanno stimato un aumento di 0,5 metri nel 2100 e da 0,5 a 2 metri nel 2300; in uno scenario ad alte emissioni di gas serra con un aumento di 4,5 gradi di riscaldamento, gli esperti hanno stimato un aumento maggiore del livello del mare da 0,6 a 1,3 metri nel 2100 e da 1,7 a 5,6 metri nel 2300. Il sondaggio e’stato pubblicato su Climat and Atmospheric Science (gruppo Nature).