Venerdì Santo con sarde in saor e bigoi in salsa per un veneto su cinque. Torna la tradizione in tavola con la Pasqua al tempo del coronavirus. E’ la stima di Coldiretti Veneto sulla base dell’indagine Ixè che rivela che il 22% degli italiani rispetterà il digiuno riscoprendo riti e usanze religiose frutto di una nuova spiritualità tra la popolazione anche sotto la spinta dell’esempio carismatico di Papa Francesco. Molte le famiglie che mangeranno di magro e useranno il pesce per le ricette. Ad essere preferito in questa occasione – precisa la Coldiretti – è soprattutto il pesce azzurro, dalle alici alle sardine fino agli sgombri venduti a prezzi contenuti secondo i criteri di sobrietà richiesti dalla ricorrenza, senza tuttavia rinunciare al gusto e alla salute per l’elevato contenuto di grassi insaturi e in particolare del tipo omega tre. La “legge” dell’astinenza non proibisce, infatti, di consumare uova e latticini, ma mette al bando cibi e bevande particolarmente ricercati o costosi.. Per garantirsi la qualità – continua la Coldiretti – il pesce fresco deve avere una carne dalla consistenza soda ed elastica, le branchie di colore rosso o rosato e umide e gli occhi non secchi o opachi, mentre l’odore non deve essere forte e sgradevole. Infine, meglio non scegliere i pesci già mutilati della testa e delle pinne mentre – spiega la Coldiretti – per molluschi e mitili, è essenziale che il guscio sia chiuso.
Scegliere pesce nostrano – conclude la Coldiretti – significa aiutare il Made in Italy e i pescatori locali. Coldiretti Veneto ha dedicato al settore un organismo di rappresentanza che porta il nome di “Impresa Pesca”. A questa realtà regionale aderiscono 2 consorzi di cooperative, 40 cooperative, oltre 50 società agricole per oltre 600 imprenditori ittici. L’attività è caratterizzata dalla presenza di tutte le arti e i mestieri: dalla pesca marittima con sistemi al traino (come lo strascico e la volante) a quella delle vongole, fasolari e capelonghe con draga idraulica fino alla pesca artigianale con attrezzi da posta in mare, laguna, fiumi e laghi. Anche l’acquacoltura risulta una voce importante del territorio, con eccellenze prodotte e contese a livello europeo quali vongole veraci, cozze, ostriche e moeche, con produzioni di pregio come la Cozza di Scordovari, unica D.O.P. italiana nella molluschicoltura. (ph arch).