Centottanta marchi presenti con gli ultimi modelli e accessori, più di 40 talk con i grandi campioni del ciclismo, circuiti per test ride, spettacoli e focus su e-bike e cicloturismo. A Veronafiere torna CosmoBike Show, il festival della bici nei gg. 15 e 16 febbraio. Una manifestazione trasversale, dedicata alla passione per le due ruote a pedali, in grado di coinvolgere ciclistici esperti, ma anche chi si sta avvicinando per la prima volta a questo mondo. Proprio da Verona, a giugno, era partita l’ultima tappa a cronometro del 102° Giro d’Italia e ora CosmoBike Show rappresenta l’evento di apertura della stagione ciclistica 2020 (www.cosmobikeshow.com). L’edizione al via questo sabato è stata presentata a Verona da Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, Pier Bergonzi, vicedirettore de La Gazzetta dello Sport, Paolo Coin, project manager di Cosmobike Show, Ludovica Casellati, direttore di Viagginbici.com, e Stefania Fochesato, referente per il fundraising di Fondazione Città della Speranza. «L’esperienza di Veronafiere negli eventi passion driven ha reso Verona la capitale della bici, una grande festa, l’ouverture della stagione ciclistica con i suoi protagonisti, un contenitore per tutti gli aspetti legati alle due ruote: sport, ebike, turismo, mobilità, sicurezza – spiega il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani –. Un evento green, giovane e social che abbiamo lanciato nel nuovo format nel febbraio 2019 e di cui già quest’anno stiamo raccogliendo i frutti con la presenza di tutti i principali brand del settore». Un programma unico al livello nazionale, anche grazie alla collaborazione con La Gazzetta dello Sport, vera e propria istituzione nel panorama editoriale italiano, che si rinnova anche quest’anno. «Dove c’è ciclismo, c’è La Gazzetta dello Sport e la collaborazione con Veronafiere che si rinnova anche per il 2020 ci fa molto piacere – sottolinea Pier Bergonzi. La nostra esperienza potrà portare interessanti contenuti a questo festival, che permette di vedere le novità tecnologiche ed ascoltare i campioni entrando di più nel merito di tanti aspetti che hanno come matrice comune la passione per la bici». Le iniziative in fiera organizzate da La Gazzetta dello Sport iniziano sabato 15 con il talk dedicato al Giro d’Italia e con la presentazione delle tappe venete della corsa 2020. A seguire l’incontro “La Maglia Rosa racconta”, in compagnia dei campioni Gianni Bugno, Stefano Garzelli e Ivan Basso. Domenica 16 invece, in viene svelato in anteprima il tracciato del campionato italiano professionisti, nato da un’idea del ciclista Filippo Pozzato. CosmoBike show 2020 ha deciso poi di celebrare il mito di Marco Pantani a 50 anni dalla nascita. La mostra tematica “Tu lo conosci Marco?”, realizzata in collaborazione con Mario Cionfoli e un gruppo di amici e colleghi di Pantani, racconta la vita e le imprese dell’indimenticato campione romagnolo, attraverso le sue bici, i cimeli, filmati e testimonianze. Sul fronte del turismo in sella confermati in fiera l’area CosmoBike Tourism, con le migliori proposte e attrezzature per gli appassionati di questa forma di vacanza “slow” e l’Italian Green Road Award, l’Oscar delle migliori ciclabili d’Italia che premia le più suggestive ciclovie regionali. E-Bike Première 2020, invece, è una vera e propria vetrina per i modelli più avanzati di bici elettriche e a pedalata assistita. Uno tra i principali obiettivi di CosmoBike Show, infatti, è la promozione della bicicletta come protagonista della mobilità alternativa di tutti i giorni, in ottica di sostenibilità sociale e ambientale. Tra i temi green di CosmoBike Show, anche l’inter-modalità ciclo-treno e le prospettive sull’utilizzo delle ferrovie dismesse come nuove piste ciclo-turistiche per valorizzare i territori. A parlarne in fiera le Ferrovie dello Stato Italiane, presenti con Trenitalia. Tra le curiosita’, l’esposizione si arricchisce della rara Bici del Pompiere dei primi del ‘900 che per l’occasione uscirà in esclusiva dal Nicolis Vi Villafranca ( Vr) per essere esposta al PAD 11 (ph Bici Nicolis). Non tutti sanno che i Vigili del Fuoco intervenivano anche in bicicletta: le due ruote precedevano infatti l’arrivo dei carri a cavallo con le pompe a vapore, dove esistevano adeguate reti idriche. La Bici del Pompiere era inoltre in uso all’interno delle industrie petrolchimiche. Si trattava di un vero e proprio mezzo di “primo intervento” corredato di tutto il necessario: manichetta per l’acqua arrotolata nel telaio, becco a lancia, piede di porco, ascia, sirena, casco e fanale a carburo. Le biciclette di soccorso verranno utilizzate dai pompieri fino agli anni’ 30, periodo in cui entrerà in uso il termine “Vigili del Fuoco”, pare grazie all’influenza di Gabriele D’Annunzio. Al Nicolis sono conservati 100 esemplari dai primi bicicli con ruote in legno alle più moderne biciclette da turismo e da corsa di tutto il 900. Il Nicolis, noto per le sue auto d’epoca, è anche Museo della Bicicletta, menzionato nel libro “L’Italia delle biciclette: musei, collezioni e itinerari turistici” firmato a quattro mani da Franco Bortuzzo e Beppe Conti, nomi conoscoiti nel mondo del ciclismo.