La Bit (borsa del turismo) di Milano anche in questa edizione inizio 2020 chiude le tante proposte delle localita’ italiane e di altri paesi il giorno 11 febbraio con positivi risultati. Non c’e’Regione – dal Veneto al Lazio , dalla Liguria alla Sicilia, Sardegna, Puglia – che non abbia speso ogni opportunita’ per rinnovare il proprio potenziale turistico, accompagnato da idee anche nuove. L’Italia vanta di essere sempre il Bel Paese (per patrimonio artistico, paesaggio, enogastronomia, e accoglienza). E’stata rafforzata infatti la posizione di leadership in Italia della manifestazione nell’ambito degli eventi dedicati alla travel industry, non solo per la convergenza tra domanda e offerta, ma anche per il suo essere un termometro delle tendenze del settore che trovano puntualmente riscontro nelle proposte degli espositori. Il comparto turistico prospetta di crescere nei prossimi anni e il desiderio di viaggi è in buona salute. Il valore economico globale dell’industria turistica segnerà su base annua un trend di crescita costante del 3,3% (Euromonitor – EM), arrivando a raggiungere quasi i 3 trilioni di dollari entro il 2024. Il valore economico al dettaglio, inoltre, dei viaggi globali nel 2019 è, secondo i termini attuali, in aumento del 5,8%. Entro il 2024, complessivamente, gli arrivi internazionali prospettati conteranno 1,8 miliardi, mentre il turismo domestico dovrebbe raggiungere i 19 miliardi. Un aumento dei redditi, inoltre, dei mercati emergenti renderà i viaggi accessibili a un pubblico sempre più vasto, fattore che avrà un ruolo cruciale per tutti i numeri legati al turismo. Osservando le proiezioni relative al futuro (“Destination 2030 – Global Cities’ Readiness For Tourism Growth” del World Travel Tourism Council) è interessante rilevare che, in relazione a fenomeni dibattuti come l’overtourism e i costi/benefici del turismo, città ai vertici del ranking mondiale per i loro numeri, come, per esempio, New York, figurino tra le “Realtà mature” (Mature Performers) grazie a piani di azioni ad alto potenziale strategico. La Grande Mela ha introdotto diverse misure per redistribuire i visitatori, invogliandoli anche attraverso azioni di marketing specifiche a rimanere più a lungo e a esplorare oltre il centro, spingendosi anche nei “veri” quartieri, quartieri preparati ad accogliere i flussi attraverso piani di formazione ad hoc e campagne quali “See your city”, per incentivare gli abitanti dei 5 distretti a dare visibilità alla loro area sui social media, attirando così i visitatori in zone lontane dai percorsi abituali. Mature Performers sono, per esempio, anche Londra, Sydney e Berlino. Degno di nota il fatto che le ultime due siano all’opera, rispettivamente, per coinvolgere la cittadinanza nel modellare le linee guida della città rispetto al turismo e per favorire attraverso un piano strategico lo sviluppo sostenibile – anche socialmente – di un turismo in aumento sul lungo termine. Tokyo, per ora più legata ai numeri del business travel, possiede infrastrutture e potenziale per crescere a 360°. Le città ai vertici del turismo mondiale per numeri e capacità di rapportarsi alla crescita sono anche quelle più innovative. Parametro principale, il loro essere incubatori naturali di idee – e tecnologie – da far nascere e crescere (“Innovation City Index™ 2019” di 2thinknow®): New York è al primo posto, seguita da Tokyo e Londra. In una nota e’detto che nell’industria turistica che verrà, la tecnologia avrà un ruolo sempre più importante. Gli acquisti da mobile anche nel settore viaggi saranno costantemente in aumento – da circa 400 miliardi di dollari nel 2019 a oltre 700 nel 2024 – e nel travel si sentirà sempre più parlare di super app e di intelligenza artificiale. Dato interessante: le risorse tecnologiche hanno permesso di attrarre consumatori capitalizzando la forte domanda di esperienze autentiche, local e personalizzate. Studi recenti della European Travel Commission hanno messo in evidenza l’importanza di valorizzare hobby e interessi, quali motori del turismo in Europa, con attenzione per gastronomia, avventura, soggiorni e attività “living as locals”. E analizzando le tendenze che si mettono in luce per il futuro, emergono quelle orientate verso vacanze in chiave “Human to Human”, che consentono un autentico incontro tra persone – o in senso lato con ciò che caratterizza un territorio – e un approccio in linea con il bisogno crescente di sostenibilità e accessibilità, altre parole chiave per il turismo dei prossimi anni. Per le mete del 2020 in evidenza, che siano emergenti come il Bhutan o grandi classici come la Gran Bretagna, la possibilità di fruire del territorio limitando l’impatto su di esso sarà fondamentale: cresce la voglia di viaggiare, ma cresce sempre più l’attenzione per l’ambiente. Non è un caso che nel 2020, i treni siano in ascesa. (ph arch. Bit)