Il 21 novembre si rinnova il pellegrinaggio, attraverso il ponte votivo su barche tra Giglio e S.Gregorio,dei cittadini di Venezia alla Madonna della Salute che si celebra ogni anno da quasi quattro secoli. Quel gìorno i fedeli,provenienti anche dalla Venezia di terra, e turisti superano le 20 mila unita’. L’origine fu il voto del Senato Veneto che nel 1630 promise di costruire un grande tempio in onore della Madonna se avesse fatto cessare la peste che si era abbattuta sulla città, la stessa peste descritta dal Manzoni ne “I Promessi Sposi”. Il morbo fu particolarmente virulento e fece 47.000 morti (un terzo della popolazione) e 80.000 nel territorio del Dogado. Il Doge Nicolò Contarini e il Patriarca Giovanni Tiepolo organizzarono una processione di preghiera che raccolse tutti i cittadini superstiti e che ebbe la durata di tre giorni e tre notti. L’epidemia in poco tempo cessò e in segno di ringraziamento fu decretato di ripetere ogni anno la processione in onore della Madonna denominata da allora “della Salute” e fu iniziata la costruzione – che durò 50 anni – della maestosa Basilica. La progettazione fu affidata al giovane architetto Baldassarre Longhena, che risposte alla richiesta di grandiosità dell’opera. L’enorme capolavoro dell’architettura barocca veneziana fu consacrata nel 1687 dal Patriarca Alvise Sagredo.
All’interno l’altare custodisce un’icona bizantina, la Madonna della Salute, particolarmente venerata davanti alla quale, ogni anno, la comunità veneziana rinnova il suo voto di riconoscenza e gratitudine. Fu portata da Creta a Venezia da Francesco Morosini il quale, prima di diventare Doge, da “Capitano da Mar” pose fine nel 1670 al conflitto con i turchi cedendo l’isola. L’immagine proveniva dalla Chiesa di San Tito di Candia, protettrice della città È detta anche Mesopanditissa, che significa appunto mediatrice di pace perché dinanzi alla sua immagine i veneziani e i candiotti, nel 1264, posero fine alla guerra che li aveva visti coinvolti per sessant’anni. Il dipinto presenta una Vergine dal volto ambrato e con espressione seria con in braccio Gesù Bambino. Questi regge in una mano il Rotolo della Rivelazione, o Apocalisse dell’apostolo Giovanni, e con l’altra benedice. Il giorno della Salute a Venezia si respira un’atmosfera religiosa e di sincera partecipazione popolare. Sono migliaia anche i pellegrini che giungono al Santuario dal resto della regione, per rendere omaggio alla Madonna e accendere un cero affinché interceda per la loro salute e come segno di fede. Ogni anno per la festività viene costruito un ponte provvisorio su barche che attraversa il Canal Grande e collega S. Maria del Giglio con la Basilica per consentire il passaggio della processione e sul quale è continuo il via vai dei fedeli e dei visitatori. Quest’anno sarà inaugurato martedì 19 novembre dal Patriarca di Venezia Francexco Moraglia che guiderà il solenne corteo con il Sindaco e le massime autorità cittadine. In Basilica, che resterà aperta tutti i giorni senza interruzione, si terranno sante messe ogni ora, fino alla cerimonia solenne di martedì 21. In terraferma, la Salute viene festeggiata anche a Mestre nella Chiesa omonima in Via Torre Belfredo, a Catene di Marghera e agli Alberoni al Lido ed in altre province. La Madonna della salut e’ festa patronale; quella di San Marco coincide con il 25 aprle, ricorrenza civile della liberazione.
(foto arch.) ODM