Forum marittimo Italia-Cina che si è concluso con la firma del Memorandum of Understanding tra i porti di Venezia e Ningbo, uno dei principali porti cinesi, e capolinea orientale della Via delle Seta del 21/mo secolo. I due scali, spiega una nota dell’Autorità portuale di Venezia, lavoreranno insieme per rafforzare via mare il legame tra Oriente e Occidente grazie allo scambio di informazioni, piani e progetti innovativi utili per rinsaldare quella rotta oggi già percorsa dalle navi della “Ocean3”, l’alleanza globale tra le compagnie CMA-CGM, Uasc e China Shipping. L’incontro, strategico dal punto di vista culturale ed economico, ha visto (nella foto) la partecipazione del Ministro degli esteri Paolo Gentiloni, del Sottosegretario al Ministero dell’economia e finanza, Pierpaolo Baretta e dell’ex Ministro degli esteri cinese Li Zhaoxing. Ai lavori hanno partecipato 160 rappresentanti delle realtà pubbliche e private cinesi e italiane; al centro c’è stato un confronto sul tema della Via della Seta del ventunesimo secolo: non più solo storia e memoria, ma opportunità di sviluppo economico e culturale contemporaneo; il forum è stato utile alla creazione di partnership concrete a favore dello sviluppo delle relazioni tra Italia e Cina. Il Porto di Venezia, già individuato quale terminale occidentale della Via della Seta ricopre infatti un ruolo strategico non solo per le radici storiche di antico punto di arrivo e partenza della Via della Seta descritta da Marco Polo nel Milione, ma anche economiche per le potenzialità di collegamento che da Venezia si irradiano verso il cuore dell’Europa manifatturiera. Priorità cultura e Autorità Portuale di Venezia sono i partner italiani del forum promosso da China Public Diplomacy Association, una delle più importanti associazioni di emanazione governativa della Repubblica Popolare Cinese, e Silk Road Cities Alliance che raggruppa tutte le città posizionate lungo la Via della Seta.