Il Consiglio di Stato, con sentenza, ha dichiarato legale la nuova chiamata per il referendum per dividere Venezia da Mestre. Sara’ il quinto tentativo. Dai giornali locali il pubblico ha appreso questa decisione e nuovamente sono state fatte valutazioni pro e contro tale quinta consultazione e subito sono sorti Comitato di unionisti e ancora separatisti i cui rappresentanti (Piero Bergamo e Marco Sitran, tra gli altri) chiedono due grandi citta’. Per gli unionisti si tratta di una vittoria di Pirro (la sentenza!). “Leggeremo la sentenza e poi daremo ad essa adempimento”. Così all’Ansa, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. “Per ora – ha aggiunto – posso solo dire questo, l’ufficio legale non ha ancora letto la sentenza. La legge va applicata, è una sentenza, che ha avvalorato il fatto che la legge regionale è corretta”. La decisione del Consiglio di Stato ha ribaltato quella del Tar del 14 agosto 2018.Tra le ipotesi, e per motivi giuridici, Comune e Citta’ Metropolitana potrebbero ricorre in Cassazione. Come indicato,dei precedenti referendum tre sono stati bocciati; il quarto non raggiunse il quorum (2003). Va ricorfato che il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro piu’volte si e’speso per l’inopportunita’di un nuovo referendum. Nel caso di un voto favorevole alla divisione, la votazione finale compete all’aula del Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto.
(foto arch.).

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