Decimo anniversario dell’attività di rigassificazione del terminale di Adriatic Lng che so trova al largo delle coste polesane: un’infrastruttura strategica per l’Italia che assicura il 10% dei consumi di gas del Paese e contribuisce alla transizione energetica verso le fonti più sostenibili. La societa’, in una nota, ha ricordato che da settembre 2009 sono state oltre 700 le navi metaniere approdate al terminale offshore: hanno scaricato, in totale sicurezza, Gnl (gas naturale liquefatto) che è stato riportato allo stato gassoso, per un totale di oltre 59 miliardi di metri cubi di gas immesso nella rete nazionale dei gasdotti. Attraverso la tecnologia della rigassificazione il terminale Adriatic Lng consente la ricezione di gas naturale liquefatto, risolvendo il limite fisico che caratterizza i gasdotti. Grazie a questa maggiore flessibilità, Adriatic Lng a oggi ha importato gas naturale liquefatto da 8 Paesi, prima inaccessibili: prevalentemente dal Qatar ma anche da Egitto, Trinidad e Tobago, Guinea Equatoriale, Norvegia, Nigeria, USA e Angola. Ampliando il ventaglio delle fonti, il terminale contribuisce significativamente alla diversificazione degli approvvigionamenti, aumentando la sicurezza del sistema energetico nazionale e riducendo la dipendenza da singoli fornitori. In una cerimonia sono intervenuti numerosi rappresentanti istituzionali del mondo economico internazionale e italiano, tra cui Saad Sherida Al-Kaabi, ministro di Stato per gli affari energetici del Qatar, presidente e ceo di Qatar Petroleum azionista di Adriatic Lng, Abdulaziz Ahmed Almalki Aljehni, ambasciatore plenipotenziario e straordinario del Qatar in Italia, Elizabeth Lee Martinez, console generale degli Stati Uniti al Consolato generale di Milano, Stefano Saglia, componente del collegio dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera), Liliana Panei, dirigente della divisione Mercati e Infrastrutture di trasporto ed approvvigionamento del gas naturale del ministero dello Sviluppo Economico. All’evento hanno preso parte, inoltre, numerosi rappresentanti delle istituzioni locali tra cui il prefetto di Rovigo Maddalena De Luca, il presidente della Provincia di Rovigo Ivan Dall’Ara, l’assessore allo Sviluppo Economico del Territorio del Comune di Venezia, Simone Venturini e il sindaco del Comune di Porto Viro, Maura Veronese. Il ministro qatariota Saad Sherida Al-Kaabi ha affermato che il terminale Adriatic Lng “testimonia come più Paesi possono cooperare per soddisfare le esigenze energetiche quotidiane delle persone, assicurare il regolare lavoro delle imprese garantendo lo sviluppo continuo dell’industria. Siamo orgogliosi che in questi dieci anni, Adriatic Lng abbia portato grandi benefici all’Italia e ai suoi cittadini, diventando un elemento importante del sistema energetico europeo”. Qualche dato che riguarda l’Italia. Nel9 2018 ha consumato 72,7 miliardi di metri cubi di gas di cui circa 67,9 miliardi di metri cubi (93%) provenienti da importazioni e circa 5,5 miliardi (7%) da produzione nazionale. Parallelamente alla diminuzione della produzione nazionale, è aumentata l’incidenza delle importazioni che nel 2018 sono avvenute per circa l’87% tramite gasdotti e per il 13% tramite terminali di rigassificazione (dati Mise). Stefano Saglia di Arera ha aggiunto: “Il Gnl ricopre un ruolo fondamentale nel mercato del gas contribuendo alla sicurezza delle forniture, alla diversificazione dei Paesi di provenienza della materia prima, alla concorrenza dei prezzi. La regolazione di Arera per l’assegnazione della capacità di rigassificazione tramite asta è considerata una best practice in Europa. Stiamo lavorando al Documento di consultazione sulla regolazione tariffaria del servizio di rigassificazione. Ciò non toglie che anche il regime di esenzione possa continuare ad essere richiesto. L’ambizione dell’Italia di essere un hub del gas nella transizione energetica non è in contraddizione con l’auspicata crescita dell’utilizzo delle fonti rinnovabili, anzi la completa”. Dopo i primi dieci anni caratterizzati da performance eccellenti – il terminale è tra i più utilizzati in Europa con un tasso di utilizzo pari all’81% nel 2018, che sale al 96% nei primi otto mesi del 2019 – Adriatic Lng guarda alle sfide del futuro: il terminale si sta preparando ad accogliere le navi metaniere di ultima generazione, le Q-Flex, che possono trasportare fino 217.000 metri cubi di Gng. Tim Kelly, amministratore delegato di Adriatic Lng, ha commentato: “Questo progetto è cresciuto e si è alimentato in questi dieci anni grazie all’energia umana e professionale delle nostre persone, al dialogo costante e costruttivo con il territorio, alla partecipazione alla vita economica, sociale e culturale del Paese. Un percorso che ci ha portati a essere una parte attiva dello scenario economico e industriale italiano ed europeo, riconosciuti per l’attenzione alla sicurezza e all’ambiente, l’affidabilità dei servizi, l’eccellenza tecnologica e operativa. Un patrimonio prezioso, costruito giorno per giorno con dedizione e impegno, che oggi ci permette di affrontare con fiducia le nuove sfide che ci aspettano per il futuro, in un mercato in continua evoluzione e sempre più competitivo”.
(foto Adr.Lng).
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