Il Veneto e’ al decimo anno di un bilancio tax free e riguarda il triennio 2020/2022. Per il presidente della Regione Luca Zaia :” significa che non imponiamo ai cittadini alcuna addizionale Irpef e quindi non mettiamo le mani nelle tasche dei Veneti per circa un miliardo e 179 mila euro all’anno. È una precisa scelta, al tempo stesso non tagliamo servizi. È indubbiamente un segnale di efficienza, siamo l’unica regione in Italia a farlo. Il cittadino veneto sa che quando sulla busta paga legge i riferimenti all’Irpef si tratta solo della quota base, imposta a livello nazionale con la dicitura ingannevole che ha introdotto il governo Monti”. Lo ha detto il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia nel presentare l’approvazione della proposta di Legge di Bilancio, Legge di Stabilità e relativo Collegato 2020-2022, avvenuta da parte della Giunta. Un documento che, per il 2020, è del valore di circa 16 miliardi di euro. “In pieno agosto, il Veneto vara la manovra di Bilancio per il prossimo triennio. Lo fa con due mesi di anticipo rispetto a quanto viene fatto normalmente dagli enti territoriali e, addirittura, appena un mese dopo la parifica totale del rendiconto 2018. Nel giro di un paio di mesi contiamo possa svolgersi tutta la discussione in Consiglio. Tempi rapidi, significano iniziare l’anno entrante con risorse certe e immediatamente disponibili per gli organi regionali e, quindi, dare rapidamente ai cittadini e alle imprese venete le risposte necessarie senza incertezze o rallentamenti burocratici”. “Se guardiamo l’evoluzione dei bilanci da quando questa Amministrazione è in carica – prosegue Zaia – sicuramente si nota una cura dimagrante; basta pensare che dieci anni fa abbiamo trovato la disponibilità di cassa libera che ammontava a mezzo miliardo di euro, oggi è una partita che gestiamo con cinquanta milioni a causa dei tagli statali negli anni scorsi. Tagli che, però, siamo riusciti a non far gravare sui cittadini e sulle imprese. Da quando ci siamo noi, ad esempio, i fondi comunitari sono impiegati totalmente, e bene, perché c’è stato il coraggio di prendere sessanta milioni di euro all’anno e destinarli in bilancio a cofinanziare dal primo giorno i contributi europei. In poche parole: una sfida, quella di mettere i soldi subito sul tavolo ed evitare attese e agonie ai destinatari. L’accesso ai fondi, oggi, è eccellente; siamo citati a livello internazionale come una regione efficiente e di riferimento per le buone pratiche”. La manovra varata è anche quella che per la prima volta apre il capitolo dedicato alle Olimpiadi Invernali del 2026. “Nel prossimo triennio – sottolinea Zaia – sono previsti investimenti per 112,5 milioni. Nella somma sono compresi anche gli accantonamenti come garanzia immediata al CIO a conferma della buona volontà del Veneto di portare a buon fine l’evento. Da parte nostra non c’è alcuna incertezza; tutte le risorse resteranno sul territorio e conclusi i giochi torneranno ad essere disponibili nuovamente. Si tratta di un investimento eccezionale e senza precedenti. Come hanno certificato gli esperti di tre eccellenti università, le Olimpiadi invernali di Milano e Cortina saranno lo straordinario fattore di uno sviluppo economico, in grado di incidere positivamente sul Pil prima, durante e dopo l’evento. Un’infrastrutturazione moderna valorizzerà ulteriormente la nostra regione e la sua immagine nel Mondo. Ci prepariamo a gestire, bene come sappiamo fare noi veneti, una grande occasione e un prezioso investimento per la nostra terra e le sue future generazioni”. (foto arch.).