A Ningbo in Cina quinta edizione del Forum di Cooperazione Internazionale dei porti della Via della Seta Marittima. Tra i partecipanti Pino Musolino,presidente dell’ autorita’portuale di Venezia (foto). Unico rappresentante della comunità nazionale dei presidenti dei porti a partecipare e unico italiano a intervenire alla tavola rotonda tematica dedicata allo sviluppo sostenibile delle rotte marittime, il pres. Musolino e’ anche il moderatore del panel sui temi dell’inclusività lungo la Via della Seta, avendo accettato l’invito a partecipare dell’Autorità provinciale dei porti della regione dello Zhejiang che comprende gli scali di Ningbo e Zhoushan, tappe fondamentali nel percorso della Via della Seta Marittima che si estende fino all’Italia. Da sempre sostenitore di uno sviluppo bidirezionale dei traffici tra Europa e Cina, secondo un ribilanciamento dei rapporti che permetta all’Europa e all’Italia di pareggiare almeno il peso contrattuale del gigante asiatico, il presidente Musolino ha illustrato l’esperienza del porto veneziano che, in quanto snodo primario della rete infrastrutturale europea TEN-T, è uno dei principali punti di contatto con l’Asia nel contesto della Belt&Road Initiave. I risultati di questa impostazione, che mira a creare valore aggiunto per il territorio di riferimento e a sostenere la produzione industriale veneta, hanno cominciato a emergere negli ultimi mesi con la riconferma della tratta oceanica operata dal consorzio Ocean Alliance che collega mensilmente il Far East con la Laguna; la firma di un memorandum d’intesa con l’autorità portuale del Pireo (a guida cinese) e l’attivazione di un collegamento feeder settimanale Pireo-Venezia con Cosco Shipping. Il forum in corso a Ninbo sarà occasione anche per rafforzare le relazioni con primari attori dello shipping internazionale già coinvolti in rapporti di collaborazione con i porti veneziani e per allacciare nuovi legami. In qualità di presidente degli scali portuali veneti, Musolino intende sostenere l’importanza del potenziamento dei collegamenti marittimi tra Estremo Oriente ed Europa via Nord Adriatico anche per ridurre l’impatto ambientale dei traffici. “Il corretto sviluppo intermodale della rotta della Via della Seta Marittima permetterà di decarbonizzare la catena logistica, abbattendo la CO2 prodotta di oltre 100 kg per ogni container movimentato attraverso l’alto Adriatico anziché attraverso il Northern Range” – ha detto Musolino a margine dell’incontro. “Lo sviluppo sostenibile deve diventare un concetto trainante nella pianificazione delle attività portuali e il coinvolgimento delle città-porto è un passo fondamentale per migliorare i rapporti con i residenti in chiave di sviluppo collaborativo. Fonti energetiche rinnovabili e biocarburanti devono entrare nei porti, che dovranno essere sempre più attraversati da infrastrutture digitali e sempre più connessi con collegamenti intermodali che sfruttano il trasporto ferroviario e le vie d’acqua interne”.