Il ministro dei trasporti a Venezia si e’ “autogestito” sul problema grandi navi e non ha incontrato sindaco e presidente della Regione. Ai cronisti ha detto di essere totalmente contrario all’ipotesi Marghera, così come allo scavo del canale Vittorio Emanuele: «Finché ci sono io non posso accettare il rischio che una nave con a bordo 5/6mila persone vada a scontrarsi contro una petroliera o una raffineria», ha dichiarato. Danilo Toninelli (foto) ha confermato che le alternative per il futuro terminal crocieristico di Venezia sono due: :San Nicolò e Chioggia, non chiudendo la porta a un possibile referendum tra i cittadini: «Non lo escludo perché per questo tipo di cantieri è previsto il dibattito pubblico, quindi niente deve cakare dall’alto». Questo il tour-sopralluogo del ministro delle Infrastrutture: dall’alto in elicottero ha visto i siti alla bocca di Lido e a Chioggia, poi con una vedetta della Guardia Costiera è andato a Marghera attraverso il Vittorio Emanuele, accompagnato dal presidente dell’Autorità di sistema portuale Pino Musolino, dal provveditore Roberto Linetti e dall’ammiraglio Piero Pellizzari. Toninelli ha poi detto che nel breve periodo valgono i provvedimenti già presi dalla Capitaneria di Porto, che ha introdotto i tre rimorchiatori al posto di due per le navi più grandi e un limite di velocità da 6 a 5 nodi, ma non ha escluso nuovi limiti. «Stiamo lavorando anche su una soluzione provvisoria per il tempo strettamente necessario a portarle definitivamente via dal Canale della Giudecca e da San Marco», ha precisato. Il ministro ha incontrato anche (come riferito dai media tra i quali Gazzettino e Corsera veneto) una delegazione del comitato No Grandi Navi, che una settimane fa ha tenuto una grande manifestazione con 8 mila persone contro le crociere. «Gli abbiamo ribadito che anche i due progetti da lui citati non vanno bene – ha precisato Tommaso Cacciari e Chiara Buratti – Chioggia è dentro la laguna, San Nicolò sarebbe attaccato alla spiaggia. Per noi le navi non devono più arrivare in laguna e chiediamo una moratoria immediata». Non ha incontrato Toninelli l’ex viceministro Cesare De Piccoli, promotore del progetto Venis Cruise 2.0.

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