La festa della Sensa era una festività importantissima per la Repubblica di Venezia. In occasione dei festeggiamenti avveniva una particolare cerimonia, chiamata ‘lo Sposalizio del Mare’, che simboleggiava il dominio marittimo di Venezia con il mare. In quel tempo una solenne processione di imbarcazioni, guidata dalla nave del doge,il Bucintoto, (fonte Insidecom.) usciva dalla laguna; arrivata davanti alla chiesa di San Nicolò del Lodo, il doge gettava in acqua una corona di fiori e un anello consacrato e con le parole ‘Ti sposiamo, mare. In segno di vero e perpetuo dominio. Questo rito rinovava lavtadizione di Venezia e il mare “indissolubilmente uniti”. L’imbarcazione dogale era appunto il Bucintoro, una galea originale e ben addibbata, che per il resto dell’anno rimaneva chiusa nell’Arsenale. L’ultimo e più magnifico dei Bucintori venne commissionato dal Senato nel 1719 ma venne distrutto nel 1798 dagli occupanti francesi in spregio verso l’abolita Repubblica di Venezia e per ricavarne l’abbondante oro delle decorazioni. Lo scafo venne convertito in cannoniera e quindi in prigione galleggiante. Per prendere visione dell’ultimo Bucintoro, bisogna far visita al Museo dell’Arsenale, dove si trova un suo modellino, e al Museo Correr, nel quale si conservano i pochi frammenti rimasti delle sontuose decorazioni completamente ricoperte d’oro(foto arch.). Oggi, lo sposalizio col mare avviene alla presenza del sindaco e del patriatca e altre autorita’cittadine. Perche’ Bucintoro? Il nome deriva dal veneziano buzino d’oro, cioe’ burcio (nome di imbarcazione): era la galea di stato della Serenissima. Il Bucintoro viene usato anche in occasione del corteo di barche in canal grande per la Regata storica, la prima domenica di settembre.

Lascia un commento