“Gli emendamenti presentati dal MIT al Decreto Sblocca-cantieri sono indecenti.
Sono rimasto incredulo e scandalizzato da questa iniziativa confusa ed estemporanea del Ministero, che non è stata condivisa con gli Enti locali. Sembra proprio una manovra da burocrati di palazzo, che con l’aiuto di qualche ‘manina’ locale ha partorito uno strafalcione, viziato da evidenti profili di incostituzionalità. Come si può solo pensare di proporre tali testi normativi senza consultare il Comune di Venezia, la Città Metropolitana e la Regione Veneto?”. Lo ha detto il sindaco di Venezia. Egli ha aggiunto: “Sono d’accordo con il Presidente della Regione Veneto e da oggi saremo insieme in battaglia, perché una tale assurdità non venga mai approvata. Ricordiamo che, da quattro anni, come Città Metropolitana aspettiamo dal Governo l’autonomia delle competenze su tutte le acque lagunari, stabilita da una legge dello Stato e, per tutta risposta, oggi ci propongono questa forma di statalismo raffazzonato. Tra le tante stupidaggini, hanno anche inventato una nuova società di gestione del MoSE che, per finanziarsi, non fa altro che mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Quante volte dovremmo pagare il MoSE? Una volta come veneziani, la seconda come cittadini metropolitani, la terza come veneti, la quarta come italiani?
Tutto questo e’ inaccettabile”, ha sisrenuti con fermezza il sindaco.
“Valuteremo, anche a fianco della Regione, ogni iniziativa prima politica e poi, qualora fosse necessario, anche giudiziaria, per contrapporci a queste assurdità.” (foto Venezia live. Dighe mobili per attenuare acqua alta).

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