Nel comune di Montemonaco, piccolo centro delle Marche di poco più di seicento abitanti ma con 23 frazioni, significativa cerimonia, durante la quale il sindaco ha consegnato all’assessore alla protezione civile del Veneto la cittadinanza onoraria che il paese ha voluto assegnare alla Regione.
Montemonaco è uno di quei comuni che furono pesantemente colpiti dal terremoto dello agosto 2016. In quell’occasione diversi gruppi di volontari partiti dal Veneto furono assegnati alla cittadina marchigiana. Anche personale delle strutture regionali fu dislocato lì. Tra i vari interventi, la costruzione a tempo di record di un asilo da parte dei volontari. “Anch’io mi sono recato diverse volte a Montemonaco – racconta l’assessore veneto alla protezione civile – prima per verificare sul campo la situazione e poi come procedeva la ricostruzione, che stava avvenendo anche grazie all’importante collaborazione dei nostri gruppi di volontari. Da lì è nata una forte amicizia con gli amministratori del paesino marchigiano, instaurando profondi rapporti umani con la popolazione locale, tanto da adottare simbolicamente Montemonaco come località emblema dell’evento calamitoso di quell’anno”. Anche per questo motivo la Regione Veneto decise di assegnare le donazioni del conto corrente aperto a seguito del terremoto 2016, che raggiunsero un valore di 130 mila euro, a Montemonaco; gesto che fu replicato anche da altre istituzioni locali della nostra regione, che organizzarono cene di solidarietà e piccole raccolte fondi destinate al paese del Centro Italia.
“Una vicinanza che anche Montemonaco ha voluto ricambiare nei nostri confronti dopo la tempesta Vaia – sottolinea l’assessore – tant’è che, nonostante fossero e siano ancora impegnati con le problematiche della propria ricostruzione, i suoi cittadini hanno trovato il tempo per organizzare prima dell’ultimo Natale una manifestazione con le associazioni e attività imprenditoriali del posto per cercare di raccogliere fondi per il nostro Veneto”.
“Sono perciò davvero orgoglioso di aver potuto ritirare a nome del Presidente e dell’intera amministrazione regionale questa onorificenza – conclude l’assessore – proprio in queste giornate in cui ricorre il decennale di un altro devastante terremoto come quello dell’Abruzzo del 2009. Un piccolo segno che tuttavia simbolicamente rappresenta con forza come l’unione umana sia più forte di qualsiasi calamità”. (nella foto cerimonia a Montemonaco.

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