Un serenissimo tripudio di opere d’arte, mobili, pizzi buranesi e lampadari della Venezia del Sette- Ottocento, ma anche preziosissimi manufatti medievali, ispano-moreschi e dei Templari, ritratti olandesi, servizi d’argento martellato con finiture in avorio di epoca fascista, vedute venete, piatti della “Vecchia Ginori” e collane in corallo sardo di inizio ‘800 o in zaffiri dei primi Novecento. Fino a domenica 31 marzo 80 antiquari italiani fanno a gara per sorprendere il pubblico di appassionati che fin dalle prime ore ha gremito il padiglione 1 della Fiera di Padova per la 35/ma edizione di “Padova Antiquaria”, la principale rassegna del settore nel Nordest e una delle più importanti d’Italia. Inaugurata dall’assessore regionale veneto allo sviluppo economico Roberto Marcato, dal vicesindaco di Padova Arturo Lorenzoni, dal presidente Geo Andrea Olivi e dal consigliere Giovanni Totti della Camera di Commercio di Padova, la fiera- mercato, ricorda il suo patron Nicola Rossi che dal 1985 porta avanti questa sfida attraversando qualsiasi crisi, vede per la prima volta la presenza di tutti i 17 antiquari padovani “A dimostrazione che il settore è intenzionato più che mai a proporsi sia come promotore del valore culturale dell’antiquariato sia come valida espressione dei cosiddetti beni rifugio al pari dell’oro, dell’arte e del mattone”. Gli antiquari provengono da 12 regioni più la Repubblica di San Marino e tra loro ci sono nomi molto conosciuti a livello nazionale, come: Tornabuoni Arte antica (Firenze), Studiolo Fine Art (Milano), Galleria Gomiero (Milano), Antichità Allegrini (Treviso), Galleria d’arte Bentivegna (Montecatini Terme), Barbara Cesaro (Padova), Mirco Spallegiani “Padova Antiquaria”, la più prestigiosa fiera mercato del Nordest e una delle principali in Italia. L’evento e’ di nove giorni fino a domenica 31 marzo. Sono presenti 80 antiquari italiani di 12 regioni più la Repubblica di San Marino, tra cui spiccano alcuni dei più noti: Tornabuoni Arte antica (Firenze), Studiolo Fine Art (Milano), Galleria Gomiero (Milano), Antichità Allegrini (Treviso), Galleria d’arte Bentivegna (Montecatini Terme), Barbara Cesaro (Padova), Mirco Spallegiani (Reggio Emilia), Optima Cecchetto (Castelfranco Veneto). “Padova Antiquaria” e’ organizzata da Nicola Rossi di Nord Est Fair, che ha continuato a credere nel mercato antiquariale anche nei più difficili momenti e di crisi di fronte alla scomparsa di altre fiere venete e friulane, propone mobili, porcellane, dipinti, statue in legno e marmo, oggettistica, tessuti, stampe, cornici, cristalli, pregiati argenti, arazzi, tappeti persiani di alta manifattura, stoviglie, gioielli. Numerosi i pezzi Sette – Ottocento, ma ci sono anche il Rinascimento, il Trecento e il modernariato. E nutrita è la presenza di opere di artisti rinomati: Albrecht Durer, Tiepolo, Picasso, Gio Ponti, Mirò, Canaletto, Guttuso, Fontana, de Pisis, Vedova, Pomodoro, pittori toscani del Trecento. Ben rappresentato anche il Novecento: con i vasi della cristalleria Daum di Nancy realizzati tra il 1908 e il 1910; una rilevante collezione di vasi di Emile Gallé; un vaso in maiolica del 1929 firmato da Gio Ponti, direttore artistico della manifattura fiorentina Richard Ginori; un grande vaso in maiolica a decoro liberty dei primi Novecento Il risveglio della primavera, della Ginori; una scultura su piatto di Abele Jacopi per la manifattura Lenci di Torino, anni Trenta; un tavolo in palissandro e acero con vetro nero, realizzato nel 1939 da Michele Merighi; una credenza in pergamena degli anni Quaranta; gioielli, bigiotteria e molto altro. E poi una Natura morta di Renato Guttuso del 1956; una trecentesca Madonna dell’Umiltà del bolognese Zanino di Pietro; la tela seicentesca Tributo della moneta del fiorentino Sebastiano Mazzoni; il seicentesco Ritratto di gentiluomo dell’olandese Ferdinand van Kessel; una trecentesca Madonna con bambino del maestro di Sant’Ivo; una tempera su carta raffigurante una rara veduta di Porta Portello. (foto organizz.mostra).

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