L’11 maggio apre al pubblico la 58/ma Esposizione Internazionale d’Arte, dal titolo May You Live In Interesting Times, è a cura di Ralph Rugoff ed è organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta. La pre-apertura avrà luogo nei giorni 8, 9 e 10 maggio, la cerimonia di premiazione e inaugurazione, informa un comunicato, si svolgerà sabato 11 maggio. “Il titolo di questa Mostra può essere letto come una sorta di maledizione – ha dichiarato il Presidente Paolo Baratta – nella quale l’espressione “interesting times” evoca l’idea di tempi sfidanti e persino minacciosi. Ma può essere anche un invito a vedere e considerare sempre il corso degli eventi umani nella loro complessità, un invito pertanto che ci appare particolarmente importante in tempi nei quali troppo spesso prevale un eccesso di semplificazione, generato da conformismo o da paura. E io credo che una mostra d’arte valga la pena di esistere, in primo luogo, se intende condurci davanti all’arte e agli artisti come una decisiva sfida a tutte le inclinazioni alla sovrasemplificazione.»
“Sono trascorsi 20 anni dalla presentazione, in queste stesse stanze della mia prima Mostra – ha ricordato Baratta- dopo l’importante riforma della Biennale del 1998. Posso dirvi sono stati tutti very interesting times. Iniziammo criticati per la presenza dei padiglioni, ritenuta fuori moda in tempi di cosmopolitismo e globalizzazione, viviamo tempi nei quali alcuni sospettano che il cosmopolitismo abbia celato una sorta di soft power da parte delle più influenti realtà culturali e politiche. Siamo una mostra internazionale che fin da quegli anni pose la parola “aperto” e “plateau of humankind” come sottotitolo di tutte le successive biennali”. «In questi anni abbiamo aumentato i visitatori, e trovato un nuovo partner. Nel corso degli anni passati il doppio costo dei trasporti in laguna ci portava a chiedere ausili addizionali, e nei ringraziamenti e nelle didascalie comparivano molti operatori anche di mercato. L’aumento dei visitatori ci consente di ridurre notevolmente questa pratica, come potrete vedere nella drastica riduzione dei riconoscimenti sia nelle presentazioni delle opere sia nei cataloghi. I visitatori sono diventati il nostro principale partner, più della metà hanno meno di 26 anni. Ricordare questo risultato mi pare il modo migliore per festeggiare i vent’anni trascorsi dal 1999. A loro – conclude Baratta – vogliamo offrire una aperta palestra dove si possano sentire ingaggiati in incontri con le opere e gli artisti, nello scoprire direttamente “l’altro da sé” che l’opera d’arte offre. Ci teniamo alla sequenza secondo la quale, entrando nella mostra, “il pubblico” diventa “visitatori”, che poi diventano “osservatori” dell’opera; segue il necessario spaesamento prima, l’impegno e la scoperta poi, quasi un esercizio di scherma. La condivisione di questi indirizzi è anche una delle ragioni per cui abbiamo chiesto in questo ventesimo anniversario la collaborazione di Ralph Rugoff”. La Mostra si articolerà tra il Padiglione Centrale ai Giardini e l’Arsenale, includendo 79 artisti provenienti da tutto il mondo. Ralph Rugoff ha spiegato: «May You Live in Interesting Times includerà senza dubbio opere d’arte che riflettono sugli aspetti precari della nostra esistenza attuale, fra i quali le molte minacce alle tradizioni fondanti, alle istituzioni e alle relazioni dell’ “ordine postbellico”. Riconosciamo però fin da subito che l’arte non esercita le sue forze nell’ambito della politica. Per esempio, l’arte non può fermare l’avanzata dei movimenti nazionalisti e dei governi autoritari, né può alleviare il tragico destino dei profughi in tutto il pianeta (il cui numero ora corrisponde a quasi l’un percento dell’intera popolazione mondiale).In modo indiretto, tuttavia, forse l’arte può offrire una guida che ci aiuti a vivere e pensare in questi ‘tempi interessanti’. La Biennale Arte 2019 non avrà un tema di per sé, ma metterà in evidenza un approccio generale al fare arte e una visione della funzione sociale dell’arte che includa sia il piacere che il pensiero critico. La Mostra si concentrerà sul lavoro di artisti che mettono in discussione le categorie di pensiero esistenti e ci aprono a una nuova lettura di oggetti e immagini, gesti e situazioni. Un’arte simile nasce dalla propensione a osservare la realtà da più punti di vista, ovvero dal tenere in considerazione nozioni apparentemente contraddittorie e incompatibili, e di destreggiarsi fra modi diversi di interpretare il mondo che ci circonda. Gli artisti il cui pensiero parte da questi presupposti, sanno dare significati alternativi a ciò che prendiamo come dati di fatto, proponendo modi diversi di metterli in relazione tra loro e di contestualizzarli. Il loro lavoro, animato da curiosità sconfinata e intelligenza di spirito, ci spinge a guardare con sospetto a tutte le categorie, i concetti e le soggettività che sono dati per indiscutibili. Ci invita a considerare alternative e punti di vista sconosciuti”. Sono 4 i paesi presenti per la prima volta alla Biennale Arte: Algeria, Ghana, Madagascar e Pakistan. La Repubblica Dominicana e la Repubblica del Kazakistan partecipano per la prima volta alla Biennale Arte con un proprio padiglione. Il Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale, sostenuto e promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane, sarà a cura di Milovan Farronato. Sono 21 gli Eventi collaterali ammessi dal Curatore e promossi da enti e istituzioni nazionali e internazionali senza fini di lucro. Organizzati in numerose sedi della città di Venezia, propongono un’ampia offerta di contributi e partecipazioni che arricchiscono il pluralismo di voci che caratterizza la Mostra.Tra i progetti speciali a Forte Marghera; al Padiglione delle Arti Applicate, Arsenale, Sale d’Armi; per il decimo anno consecutivo La Biennale dedica il progetto Biennale Sessions alle Università, alle Accademie e a tutte le istituzioni operanti nella ricerca e nella formazione nel campo delle arti, dell’architettura e nei campi affini. L’obiettivo è quello di offrire una facilitazione a visite di tre giorni da loro organizzate per gruppi di almeno 50 tra studenti e docenti, con la possibilità di organizzare seminari in luoghi di mostra offerti gratuitamente e assistenza all’organizzazione del viaggio e soggiorno. La Biennale di Venezia, nel corso dell’ultimo decennio, ha dato crescente importanza all’attività formativa, sviluppando un forte impegno nelle attività cosiddette “Educational” verso il pubblico delle Mostre, le università, i giovani e i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado. Negli ultimi due anni, con le due grandi Mostre, la 57. Esposizione Internazionale d’Arte e la 16. Mostra Internazionale di Architettura, sono stati complessivamente 114.814 i soggetti coinvolti, di cui 68.794 i giovani partecipanti alle attività Educational. Anche per il 2019 è prevista un’ampia offerta che si rivolge a singoli e gruppi di studenti, bambini, adulti, famiglie, professionisti, aziende e università. Tutte le iniziative puntano sul coinvolgimento attivo dei partecipanti, sono condotte da operatori selezionati e formati dalla Biennale. Il catalogo ufficiale, dal titolo May You Live In Interesting Times, è composto di due volumi.
(foto arch.affluenza pubblico Biennale arte).

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