Molto usato il porto di Genova come centro di sbarco e imbarco di yacht nel Mediterraneo. Non sono poche le compagnie di navigazione che hanno trovato nelle banchine genovesi un equlibrato rapporto tra costi e professionalità degli operatori. Dal 2000 ad oggi l’ascesa è stata esponenziale, producendo un indotto importante grazie all’impiego di agenzie marittime, operatori portuali, sommozzatori, periti e assicuratori. Gaetano Tappino su “Liguria Nautica” ha scritto un testo (e pubblicato foto) in cui pone in evidenza il ruolo del porto genovese per tali operazioni che, in sostanza, e’ motivato dai costi più favorevoli e suppotato da un adeguato servizio di trasbordo. C’e’ un gruppo di professionisti che opera per fornire assistenza all’imbarco e allo sbarco di circa 450 yacht che mediamente sono transitati nelle banchine genovesi negli ultimi anni. Le dimensioni delle navi, che possono essere nuove o usate, coprono un range fra i 10 e i 40 metri e possono essere utilizzate per un percorso di commercializzazione o semplicemente per il trasferimento, in inverno nei mari caldi caraibici e d’estate nel Mediterraneo, di yacht ad uso privato o ad uso noleggio. Il processo di imbarco di uno yacht, inoltre, è caratterizzato dal servizio tutto compreso offerto dalle agenzie incaricate. Questo servizio, che si svolge prima dell’effettivo imbarco, include la ricerca dello spazio in coperta o nelle stive delle navi in transito nel porto di Genova, l’organizzazione delle polizze di copertura assicurativa, la prenotazione del perito che seguirà in banchina tutta l’operazione, la verifica doganale per l’esportazione, la preparazione di un’adeguata sella per contenere lo scafo, la prenotazione della squadra degli operatori portuali che dovranno materialmente eseguire le operazioni e quella dei sommozzatori che dovranno mettere le fasce di alaggio nella corretta posizione e, dopo il posizionamento, la verifica del perito sul corretto rizzaggio. Per lo sbarco, invece, le operazioni sono più semplici e consistono nell’organizzare le pratiche doganali, nel reperire un conduttore che porterà la barca alla banchina di ormeggio e nel prenotare lo spazio nelle marine per il transito. I tempi operativi di un imbarco variano a seconda delle dimensioni dello yacht: da un paio d’ore per una barca di sedici metri ad un’intera giornata per un mega yacht. Queste navi possono immergersi come un bacino galleggiante, portando la loro coperta a pochi metri sotto il livello del mare e consentendo così agli yacht di entrare. Una volta entrate tutte le imbarcazioni previste dal piano di carico e mentre i sommozzatori sistemano le apposite selle per stabilizzare gli yacht, la nave lentamente inizia a risalire. Quando il piano di coperta si trova al di sopra della linea di galleggiamento, le selle vengono assicurate con appositi tiranti e saldature e alle imbarcazioni vengono fornite energia elettrica e acqua per gli equipaggi. Da “Liguria Nautica”si e’appreso che può capitare che vengano imbarcati anche yacht di grandi dimensioni che potrebbero, per autonomia di navigazione, attraversare facilmente l’Atlantico ma, a conti fatti, tra consumi, costi di equipaggio e deterioramento della barca, i proprietari alla fine preferiscono spedirli. Nel nostro Paese il comparto della nautica ha un importante indotto sia a livello economico che occupazionale, grazie alla professionalità dei nostri cantieri e degli operatori, pero’ il settore in generale viene visto solo come ludico ed ed e’ di fatto poco sostenuto.