Il primo motore a scoppio è stato inventato dal veronese Enrico Bernardi (foto), con regolare brevetto registrato nel 1882. Per ricordare la figura del matematico inventore, in occasione del centenario della morte, l’Automobile Club di Verona, in collaborazione con il Comune, organizza una serata aperta a tutta la cittadinanza, con focus sulla storia delle quattro ruote e il legame con il territorio veronese. L’appuntamento è per il 21 febbraio, alle 19, in Gran Guardia. Sarà anche l’occasione per premiare gli sportivi veronesi dell’automobile che si sono distinti nel corso della stagione 2018. La parte storica viene illustrata dal giornalista Danilo Castellarin; egli racconterà la vita di Bernardi e il contesto sociale in cui è vissuto, anche grazie all’ausilio di immagini di Verona dell’Ottocento che testimoniano il ruolo dell’automobile in un’epoca di grandi cambiamenti. Per gli aspetti più tecnici del lavoro di Bernardi, la parola viene data ad Alessandro Zambonini, presidente onorario dell’Associazione “Scienza e Tecnica a Verona”, impegnata nel divulgare i successi scientifici raggiunti sul territorio veronese. A seguire premiazione degli sportivi. Circa 80 i riconoscimenti, tra questi, anche un premio intitolato proprio a Bernardi. “A Verona Bernardi è ricordato con una piazza a lui intitolata, una statua e alcune lapidi – ha detto l’assessore allo sport Filippo Rando -. Nonostante ciò, non tutti i veronesi sanno che l’inventore del primo motore a scoppio alimentato a benzina è nato proprio qui. Un vanto per tutta la comunità, tanto più se pensiamo a quanto è diventata indispensabile l’auto nella vita di tutti i giorni”.
La Biblioteca di Ingegneria industriale “Enrico Bernardi” e il Museo di macchine “Enrico Bernardi” commemorano il centenario della morte di Enrico Bernardi (21 febbraio), docente dell’Università di Padova, fondatore dell’Istituto di Macchine, scienziato e inventore. Bernardi è stato uno dei precursori dell’invenzione del biciclo e dell’automobile azionati da motore a scoppio. Mente fervida e creatrice, alla ricerca Bernardi seppe unire, come è detto in una nota di Bo Live, il giornale web dell’ateneo, anche la sua passione didattica, ben rappresentata da diversi pezzi esposti nel museo, tra cui i principali esempi di motore a combustione interna che hanno segnato la storia motoristica in Europa nella seconda metà dell’Ottocento, tutti costruiti da Bernardi nei suoi anni padovani. (photo Bo Live, UnipD).
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