Con il record degli anziani over 65 che hanno raggiunto per la prima volta i 13,8 milioni nel 2019 è sempre più urgente potenziare il sistema di welfare italiano per l’assistenza sociale e sanitaria unendo le forze del pubblico con quelle del privato per un razionale impiego delle risorse disponibili. E’ l’allarme lanciato da Uecoop l’Unione europea delle cooperative Uecoop in relazione agli ultimi dati Istat che registrano uno storico aumento degli anziani cresciuti di oltre mezzo milione da 2015 a oggi. L’invecchiamento progressivo della popolazione mette sotto pressione il sistema del welfare italiano per un’assistenza di qualità all’interno e all’esterno del perimetro della famiglia – spiega Uecoop – considerato che in Italia si contano circa 2,2 milioni di persone sopra gli 85 anni e che il nostro Paese detiene il record europeo, insieme alla Francia, del maggior numero di ultracentenari in vita, oltre 14mila. Con questa situazione – sottolinea Uecoop – potenziare il welfare su alcune fasce di popolazione è una scelta obbligata con un maggiore coinvolgimento del mondo cooperativo socio assistenziale che si sta già occupando di 7 milioni di famiglie grazie a oltre 355mila addetti sul territorio nazionale, mentre cresce la domanda presso le case di riposo che nel settore privato hanno registrato un aumento del 40% dei posti letto nel decennio compreso fra il 2006 e il 2016 con 500 milioni di euro di investimenti da parte di società italiane e straniere nel 2017 su compravendite di strutture per anziani fra Lombardia, Piemonte, Lazio e Toscana secondo il report di Collier International Italia. Considerato il trend di invecchiamento della popolazione – conclude Uecoop – diventa quindi strategico formare nuove schiere di professionisti dell’assistenza in grado di seguire al meglio gli anziani dentro e fuori le residenze, anche considerato che i non autosufficienti sono già 2,5 milioni e raddoppieranno.