“Abbiamo depositato un’interrogazione per chiedere alla Giunta regionale di verificare la presenza d’amianto presso i cantieri della Pedemontana. Contestualmente, vanno prese tutte le cautele per escludere ogni rischio di contaminazione da amianto, sia per i lavoratori che per la popolazione”, hanno segnalato i consiglieri regionali Piero Ruzzante (Liberi e Uguali) e Patrizia Bartelle (Italia In Comune). “Abbiamo presentato una interrogazione a risposta immediata relativa al ritrovamento di cumuli di tubazioni in cemento-amianto presso il cantiere della Superstrada Pedemontana Veneta, nel tratto tra Altivole e Riese Pio X, in Provincia di Treviso. La prima preoccupazione deve essere sempre quella della sicurezza di chi lavora nei cantieri – sottolineano i consiglieri regionali – e ricordiamo i due infortuni mortali avvenuti nei cantieri della Pedemontana, già oggetto di un’interrogazione del 25 gennaio, firmata dai sottoscritt. Vogliamo inoltre essere certi che non ci siano pericoli per la salute dei cittadini che vivono nelle zone vicine ai cantieri – aggiungono Ruzzante e Bartelle – perciò chiediamo alla Giunta di prestare attenzione anche a questo aspetto”. “Il 2018 è stato un anno di record negativi per il lavoro in Veneto – ricordano i consiglieri regionali – con un morto ogni 5 giorni nei luoghi di lavoro, per un totale di 69. Secondo l’Inail, il Veneto è la regione dove si è registrato il maggior incremento di incidenti mortali sul lavoro rispetto all’anno precedente. La Regione – concludono Piero Ruzzante e Patrizia Bartelle – deve rispettare gli impegni votati dal Consiglio regionale e il Patto per la sicurezza sottoscritto coi Sindacati, ad oggi ampiamente disatteso”. (foto arch.Consiglio Reg.). Da ricordato che la Pedemontana Veneta, come ha avuto modo di spiegare ai media dal direttore della struttra di progetto l’ing. Elisabella Pellegrini, dovrebbe essere completata, come previsto, a fine 2020. E’ stato detto in quella occasione che non ci sono state variazioni del quadro economico e l’investimento totale, pari a 2 miliardi 258 milioni, è già stato speso per il 55% circa, con un ritmo di produzione lavori pari a 30 milioni di euro al mese. Tutto quanto indicato dal Protocollo Anticorruzione firmato ad agosto 2018 dal Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e dal Presidente della Regione, Luca Zaia, è stato attivato. E’ stata poi confermata la scelta strategica (in accordo con il Concessionario) dell’apertura progressiva al traffico per singole tratte man mano che verranno terminate. La superstrada collegherà i territori delle province di Vicenza e di Treviso.