Con il bando “Botteghe e Atelier aziendali. La tradizione si rinnova per guardare al futuro”, finanziato dalla Regione con due milioni di euro tramite i fondi europei del POR FSE 2014-2020 si va a valorizzare il Made in Veneto. Le domande di ammissione al finanziamento e la documentazione richiesta possono essere inviate fino al 6 febbraio, in modalità telematica attraverso il Sistema Informativo Unificato SIU come indicato nel bando pubblicato sul sito di Regione Veneto (foto ente regionale). Quali i progetti che possono fruire di queste opportunità? Quelle, ad esempio, finalizzate a mettere in scena storia, identità, valori e attualità dell’impresa; ad organizzare un luogo-evento mediaticamente efficace; a disporre di uno strumento funzionale alla comunicazione corporate, di marketing e interna; a diventare “destinazione” di nuovi turismi esperienziali. In una nota, sono indicate le linee progettuali. Per le botteghe della tradizione: la linea è dedicata ad aziende di micro o piccola dimensione, che realizzano produzioni/lavorazioni artigianali, artistiche o tradizionali, anche di alta gamma, caratterizzate dalla dimensione del “fare di bottega”. I progetti devono perseguire la duplice finalità di aiutare le imprese a valorizzare la propria dimensione di patrimonio aziendale e di sostenerle nella realizzazione di un “museo diffuso” che evidenzi l’apporto storico delle produzioni/lavorazioni; per gli atelier aziendali: tale linea è dedicata alle imprese di dimensione medio-grande, con la finalità di realizzare musei d’impresa e/o archivi aziendali che, anche attraverso l’uso delle più moderne tecnologie, possano qualificarsi come luoghi non solo della memoria culturale collettiva ma anche della produzione di nuovi contenuti e vetrina del brand heritage, così da diventare occasione per una nuova fruizione turistica e culturale del territorio. Le proposte progettuali possono essere presentate dagli enti accreditati, o in fase di accreditamento, per l’ambito della Formazione Continua. Per gli atelier aziendali, con esperienze maturate da oltre 10 anni, possono presentare i progetti sia gli enti che imprese di dimensione medio-grande, con almeno un’unità operativa in Veneto.