“Siamo molto soddisfatti per i risultati ottenuti nell’anno appena concluso, caratterizzato da un grande lavoro di gruppo la cui efficacia viene restituita da un quadro di dati di traffico che evidenzia l’efficacia del Polo Aeroportuale del Nord Est; e il nuovo anno ci vede concentrati sulla stessa linea” – lo ha detto l’imprendiore Enrico Marchi (nella foto d’arch.) nella sua veste di Presidente del Gruppo SAVE analizzando i dati 2018 sui traffici aerei del Polo Aeroportuale del Nord Est. Questo il risultato: il Polo ha chiuso il 2018 con 17.961.959 passeggeri, in crescita del +8,9% sull’anno passato. Record per l’aeroporto di Venezia, terzo gateway intercontinentale nazionale, che a dicembre ha raggiunto il nuovo traguardo di 11 milioni di passeggeri e ha concluso l’anno con un incremento passeggeri del +7,8%. Trend positivo perTreviso con un incremento passeggeri del +9,7%. Grande exploit di V erona, con una crescita passeggeri del +11,6%.I dati di traffico del Polo Aeroportuale del Nord Est relativi al 2018, con 17.961.959 passeggeri (+8,9% rispetto al 2017), confermano l’efficacia del Sistema la cui gestione coordinata ha permesso ancora una volta di sviluppare le potenzialità deisingoli aeroporti e di servire in modo sinergico il territorio. L’aeroporto Marco Polo di Venezia, che lo scorso 21 dicembre ha raggiunto il nuovo traguardo di 11milioni di passeggeri, ha chiuso il 2018 con 11.184.608 passeggeri, in incremento del +7,8% rispetto all’anno precedente. Il mese di dicembre ha rappresentato per il Marco Polo il 43^ mese di crescita consecutiva, con un incremento medio annuo del numero di passeggeri del +7% negli ultimi 5 anni. Terzo gateway intercontinentale italiano, nel 2018 il traffico del Marco Polo è stato caratterizzato da una componente internazionale pari all’86% del totale. Oltre 50 i vettori operativi sullo scalo per oltre 100 destinazioni, 10 delle quali di lungo raggio (NewYork JFK e Newark, Atlanta, Philadelphia, Chicago,Montreal, Toronto, Seoul, Doha, Dubai) e 4 di medio raggio (Casablanca, Tunisi, Tel Aviv e dalla stagione invernale Sharm el Sheikh operata da Air Cairo). In particolare, il 2018 ha visto l’apertura delle nuove linee di lungo raggio su Chicago, operata da American Airlines nella stagione estiva, e Seoul, effettuata da Asiana Airlines tutto l’anno. I voli diretti intercontinentali hanno stimolato anche i flussi indiretti, portando al risultato di oltre 1 milione di passeggeri complessivi da/per il Nord America e circa 500.000 passeggeri da/per l’Estremo Oriente, in crescita rispettivamente del+11% e del +6% sull’anno precedente. Inoltre il nuovo collegamento su Madrid di Air Europa inaugurato nel mese di marzo ha ulteriormente sviluppato il mercato del Sud America, con un incremento del +11% di questo segmento di traffico. Volotea e easyJet, entrambe basate a Venezia, hanno fortemente contribuito al raggiungimento delnuovo traguardo. In particolare nell’anno in corso easyJet ha aggiunto due nuovi aeromobili alla sua base, portando complessivamente a 14 gli aeromobili basati sullo scalo dai due vettori. Venezia è stata caratterizzata anche da un positivo andamento del traffico cargo che, con oltre 68 mila tonnellate di merce/posta movimentate, ha registrato un incremento complessivo dei volumi del +11,8% rispetto. In una nota ddel gruppo Save, gestore degli scali, è segnalato che l ’aeroporto di Treviso ha registrato una crescita del traffico del +9,7% rispetto al 2017, per oltre 3,3 milioni di passeggeri, dimostrando il altre destinazioni tra cui Francoforte, Birmingham, Manchester, Ibiza, Siviglia, San Pietroburgo, a destinazioni extra-UE in Egitto, Israele, Tunisia, a rotte lungo raggio, per esempio per Kenya, Madagascar, Messico, Cuba, Maldive e Oman. L’Egitto in particolare è un mercato che ha evidenziato una forte ripresa dei flussi di traffico, con oltre 100 mila passeggeri nel corso dell’anno. Complessivamente il traffico di linea ha registratouna crescita del +13%, il traffico charter ha mantenuto il trend del 2017, con un incremento del +1%. Italia, Gran Bretagna e Germania sono stati i principali mercati di riferimento per i passeggeri dello scalo veronese. Le principali destinazioni per traffico passeggeri sono state Londra, Catania e Palermo. Molteplici sono stati i nuovi collegamenti inaugurati nel corso dell’anno: Aeroflot ha introdotto un nuovo collegamento di linea giornaliero tra Verona e Mosca; Volotea ha incrementato il suo network con 5 nuove destinazioni (Atene, Creta, Faro, Lamezia Terme e Pantelleria); Jet2.com ha inserito 2 nuove rotte per il Regno Unito (Londra e Manchester); Tunisair ha riaperto il mercato con la Tunisia (con l’introduzione di voli diretti per Djerba e Monastir); Fly Ernest ha integrato la sua operatività con 2 nuove rotte per la Romania (Bucarest e Iasi); Siberia Airlines ha potenziato l’offerta di collegamenti diretti tra lo scalo veronese e la Russia con il vol o per San Pietroburgo; Cyprus ha lanciato il nuovo volo estivo per Larnaca; Aegean ha integrato l’offerta di Volotea per Atene, inserendo un nuovo collegamento bisettimanale; Ryanair ha ampliato il ventaglio di destinazioni aprendo un volo diretto tra Verona e Brindisi; Neos ha aperto collegamenti diretti lungo raggio per l’Oman (Salalah); SAS ha aperto nuovi voli stagionali per Stoccolma. Inoltre Air Dolomiti ha introdotto la quarta frequenzagiornaliera di linea per Francoforte e Alitalia ha rafforzato l’operatività tra Verona e Catania, passata da stagionale ad annuale. L’aeroporto di Brescia ha segnato un bilancio negativo (cargo 24.545 tonnellate, -29,4% sul 2017) inquanto il traffico cargo è stato influenzato dalla sospensione dei voli di SWItalia su Hong Kong su cui si sta comunque lavorando perché possano riprendere. Nell’anno è invece aumentata l’attività di Poste Italiane, che ha movimentato 16.987 tonnellate di posta, in crescita del 2,5% rispetto all’anno precedente. Nel contempo, negli ultimi mesi del 2018, DHL ha avviato una serie di voli, premessa per ulteriori prospettive.

 

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