Treviso e Castelfranco si sono trasformate in questi mesi in capitali della buona cucina e della tipicità. Piazze e strade color radicchio per il festival enogastronomico dedicato al prodotto per eccellenza della Marca Trevigiana: il radicchio (foto blog.it). Per mezzo di diversi processi di lavorazione, al momento del consumo il radicchio in autunno si presenta secondo diverse sfumature di rosso: dal color intenso della varietà “Rosso di Treviso”, a quello brillante dal gusto delicato di Verona, a quello variegato di Castelfranco e a quello rosa di Chioggia. In particolare il “Rosso di Treviso” e il “Variegato di Castelfranco” sono stati protagonisti, e lo saranno fino a marzo, della kermesse “Fiori d’inverno”, tanti appuntamenti per assaporare ed apprezzare la bontà dei prodotti tipici veneti. Elegante proprio come un fiore, il radicchio di Treviso ha le foglie lanceolate e la nervatura principale bianca molto sviluppata. Il sapore, lievemente amarognolo, è assai gradito e con i rigori dell’inverno diventa più dolce e morbido. La “rosa” di Castelfranco è simile alla lattuga, ma le sue caratteristiche sono superiori e grazie ai continui miglioramenti di abili orticoltori è oggi un prodotto di nicchia delizioso per le nostre tavole. La manifestazione “Fiori d’inverno” è iniziata lo scorso novembre con le feste organizzate a Scorzè e Spresiano ed è proseguita a dicembre a Martellago, Mogliano Veneto e Castelfranco, culminando a Treviso nella 111^ antica mostra del radicchio rosso di Treviso igp. A gennaio le feste sono organizzate a Zero Branco, Mirano, Preganziol. A Dosson di Casier la festa, giunta alla 33^ edizione si terrà dal 25 gennaio al 3 febbraio, quella Roncade il 10 marzo e quella di Quinto di Treviso il 24 marzo.È molto probabile che la scoperta della possibilità di trasformare la varietà di cicoria invernale da sempre presente nei campi attorno a Treviso nel rosso e croccante radicchio che ora conosciamo sia dovuta a un fatto puramente casuale. Sembra che proprio a Dosson una sera, durante il filò, uno della famiglia avvicinatosi alla carriola piena di erbe raccolte nei campi estrasse dal mucchio una piantina e, tolte le foglie esterne ormai appassite e guaste, si trovò fra le mani con sua grande sorpresa un bel radicchio dal cuore sano e dal colore rosso vivo. Così pare sia iniziata la produzione del radicchio rosso di Treviso. Stupendo crudo e condito, è comunque il re della cucina in inverno per le varie possibilità di impiego. Ai farri o in padella, con il risotto o con polenta e soppressa, è buonissimo per un pasticcio, uno sformato o per involtini. Una ricetta da provare? Radicchio rosso di Treviso alla parmigiana, con burro e grana, gratinato in forno o al microonde. (ODM)