I dati relativi al 2017 evidenziano nel Veneto una diminuzione rispetto al 2016 tanto sul fronte degli incidenti stradali quanto sul versante degli infortunati. Si sono registrati 13.844 incidenti che hanno causato 18.984 feriti e 301 morti. Il calo sul 2016 è misurato in -1,4% per gli incidenti, -0,8% per i feriti e -12,5% per i morti. I dati ufficiali sull’incidentalità stradale sono stati presentati a Padova, con l’intervento dell’assessore allo sviluppo economico e alla tutela del consumatore Roberto Marcato in rappresentanza della Regione, insieme a Luigino Baldan, presidente dell’Automobile Club Padova e Presidente del Comitato Regionale AA.CC. del Veneto (nella foto della Regione Veneto). Commentando il trend del Veneto, Marcato ha sottolineato la positività che siano diminuite comunque le morti dovute agli incidenti stradali. “La cattiva notizia – ha aggiunto – è che si continua a morire sulle nostre strade. Tre sono gli elementi evidenziati dall’ACI che devono aiutare a ridurre questo dramma: uno è l’aiuto che ci dà la tecnologia e l’innovazione, nel senso che le auto e anche i materiali con cui si costruiscono le strade oggi sono nettamente migliori rispetto ad anni fa e quindi abbiamo auto e strade più sicure. Bisogna poi continuare a lavorare sull’educazione stradale, perché è un tema assolutamente determinante: basti pensare che una delle maggiori cause di incidentalità è la disattenzione, l’uso dei cellulari e altro. E va detto che le infrastrutture sono assolutamente importanti per il nostro territorio – ha detto Marcato – anzitutto perché un’infrastruttura fatta aiuta da un lato la sicurezza dei nostri cittadini, dall’altro lo sviluppo economico che non può prescindere dalle realizzazioni infrastrutturali. E non si può nemmeno immaginare di non fare infrastrutture viarie importantissime, come la Pedemontana Veneta o altre, per paura di infiltrazioni mafiose. E’ dovere dello Stato combattere la criminalità organizzata e fare le infrastrutture che servono allo sviluppo del Paese: non farle per questo motivo significa che lo Stato arretra di fronte alla criminalità è questo è intollerabile. La Regione – ha concluso – sta lavorando su questi fronti in maniera straordinaria e la mia collega, l’assessore De Berti, ha la sensibilità necessaria per investire ogni anno risorse rilevanti per la viabilità e la sicurezza stradale”. Per quanto riguarda i dati su base provinciale, nel 2017 Verona è stata la provincia con il maggior numero di incidenti (3.030 con 64 morti e 4.006 feriti),seguita da Padova, Venezia, Treviso, Vicenza, Rovigo e Belluno.
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