Per la prima volta Myung-Whun Chung dirige “Macbeth” di Giuseppe Verdi, in occasione dell’inaugurazione della Stagione Lirica e Balletto 2018-2019 della Fondazione Teatro La Fenice. Il melodramma verdiano composto su libretto di Francesco Maria Piave e Andrea Maffei, dal dramma di William Shakespeare, è presentato in un nuovo allestimento con la regia di Damiano Michieletto, le scene di Paolo Fantin, i costumi di Carla Teti, le luci di Fabio Barettin e i movimenti coreografici di Chiara Vecchi (sottotioli in italiano e inglese). Lo spettacolo – sostenuto, come da tradizione in occasione dell’apertura di stagione, dal Freundeskreis des Teatro La Fenice – in scena venerdì 23 novembre, h 19.00 (in diretta su Rai Radio3) e a seguire il 25, 27, 29 novembre e l’1 dicembre 2018 (nella foto di Michele Crosera, una scena della prova generale). Macbeth è la decima opera composta da Giuseppe Verdi (1813-1901), la prima del suo catalogo ispirata da un dramma di William Shakespeare. Commissionata dall’impresario Alessandro Lanari, che aveva proposto al bussetano di lavorare a un titolo di genere «fantastico», debuttò al Teatro della Pergola di Firenze il 14 marzo 1847, riscuotendo un grande successo di pubblico. Fin da subito si pensò a una ripresa per Parigi, visto anche il consenso riscosso immediatamente in altre piazze internazionali – Madrid, Budapest, Barcellona, Costantinopoli e Valencia solo nel 1848 – ma al Théâtre Lyrique giunse solamente il 19 aprile 1865, con alcune importanti revisioni, sia al libretto, tradotto in francese per l’occasione, sia alla musica. Questa versione, nella traduzione in italiano, è quella che Verdi considerava definitiva. Macbeth è la nona produzione di Damiano Michieletto per la Fenice. “Macbeth non parla solo agli spettatori contemporanei, ma ai pubblici di tutti i tempi – ha dichiarato il direttore Myung-Whun Chung –. Protagoniste sono due persone che vogliono dominare su tutti gli altri: figure come queste, accecate dalla volontà di potere, costituiscono in ogni epoca e luogo un grande pericolo per l’umanità. E quest’opera, anche se il soggetto è scuro e violento, serve a noi tutti per capire quanto quella droga che è la smania di potere sia terribilmente radicata nell’uomo. Come sempre la musica riesce a far passare un determinato messaggio a livello più alto rispetto alle sole parole. Queste ultime restano nella testa, mentre la musica entra nel cuore e nello spirito di ogni essere umano». Il maestro Chung guiderà l’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice – maestro del Coro, Claudio Marino Moretti – e un cast di interpreti composto dal baritono Luca Salsi nel ruolo del protagonista, dal basso Simon Lim in quello del generale Banco, dal soprano Vittoria Yeo (in sostituzione dell’indisposta Tatiana Serjan) in quello di Lady Macbeth e dal tenore Stefano Secco in quello di Macduff; inoltre Elisabetta Martorana sarà la dama di lady Macbeth; Marcello Nardis, Malcolm, il figlio di re Duncano; Armando Gabba, il medico. Gli artisti del Coro Antonio Casagrande ed Enzo Borghetti, Emanuele Pedrini e Giampaolo Baldin, Umberto Imbrenda e Nicola Nalesso si alterneranno rispettivamente nei ruoli comprimari del domestico di Macbeth, del sicario e dell’araldo. Le tre apparizioni, infine, saranno interpretate dalle voci bianche soliste dei Piccoli Cantori Veneziani preparati da Diana D’Alessio e Elena Rossi. La nuova produzione di “Macbeth” è altamente social-friendly: dal mattino di venerdì 23 novembre i profili Twitter del Teatro La Fenice assieme a Ventagli di parole (@VentagliP) e Scrivo arte (@ScrivoArte) preparono i loro follower sul tema di Macbeth – attraverso l’hashtag #Macbeth – leggendo il dramma di Shakespeare, mostrando le sue declinazioni nell’ambito dell’arte, guidando alla comprensione del melodramma di Verdi. L’invito a tutti gli appassionati è, inoltre, quello di partecipare al live twitting, che avrà inizio alle 18.00; mentre la serata e il backstage verranno raccontati anche su Instagram nelle story di La Repubblica (@larepubblica).

Lascia un commento