Nel calendario annuale delle manifestazioni storiche del Veneto, a novembre ci sono quattro iniziative (foto 7goldtelepadova). 1) La Fiera de l’Oca – dal 10 all’11 novembre a Mirano (Venezia). L’iniziativa, organizzata dalla Pro Loco, nasce da una vecchia tradizione miranese che voleva si festeggiasse la chiusura dell’anno agrario, l’11 novembre, mangiando l’oca. A partire dalla fine degli anni settanta, l’evento è divenuto un appuntamento annuale per tutto il paese e con l’occasione è stato creato anche il Zogo de l’oca de Miran. Ogni anno, durante la Festa, viene riproposto il gioco dell’oca caratterizzato da 63 caselle che rappresentano luoghi, monumenti, ville, personaggi, aspetti e momenti della storia e della tradizione miranese. 2) Giornate della Carboneria – dal 9 all’11 novembre a Fratta Polesine (Rovigo). L’evento è organizzato dal Comune di Fratta Polesine; rievoca la tragica vicenda accaduta nel Lombardo-Veneto all’epoca della Restaurazione, dove furono coinvolti alcuni patrioti di Fratta Polesine affiliati alla società segreta dei Carbonari. I patrioti, quando gli austriaci scoprirono la collaborazione con la carboneria, subirono estenuanti interrogatori e processi che, per alcuni, si conclusero con condanne a morte per alto tradimento. Ogni anno Fratta Polesine mette in scena alcune vicende storicamente accadute, sulle quali è stata elaborata la trama drammaturgica. 3) Antica Fiera di Santa Lucia – dal 10 all’11 novembre con prologo in ottobre) a Santa Lucia di Piave (Treviso). La festa è organizzata dal Comitato Antica Fiera di S. Lucia, rievoca gli antichi scambi commerciali di lane, stoffe di Fiandra, bestiame tra Venezia e il Nord Europa – attraverso il guado di Lovadina – l’allestimento di un mercato del XIV secolo e l’uso di una specifica moneta dell’epoca. Ogni anno i visitatori rivivono l’esperienza singolare di utilizzare degli antichi soldi coniati dal battimoneta e cambiati dal cambiavalute, con i quali è possibile acquistare, all’interno della fiera trecentesca, ogni mercanzia. All’interno del mercato non mancano musici e saltimbanchi, falchi e cavalieri, osti e fantesche, nonché combattimenti d’arme. 4) Fiera dei Santi – dal 2 al 3 novembre spostata al 17 e 18 novembre a Santo Stefano di Cadore (Belluno). La cerimonia pubblica è promossa dal Comune di Santo Stefano di Cadore; le sue radici sono da ricercare nel lontano XIII secolo e un tempo veniva denominata “Fiera di animali e merci”. Svolta in apertura dell’inverno, la fiera dava la possibilità agli uomini valligiani di partire a piedi a vendere i capi di bestiame, soprattutto bovini, mentre alle donne permetteva di fare acquisti nei banchi delle mercerie per il vestiario; infine, per i bambini rappresentava una festa dove poter acquistare giocattoli e dolci. Inquesti anni recenti l’evento ha quasi completamente abbandonata la funzione primaria di mercato agro-silvo-pastorale e rappresenta un appuntamento per la cultura tradizionale comelicese, con figuranti e musici in vestiti tipici, bancarelle e piatti locali prevalentemente di montagna.

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