Coldiretti Veneto ha riunito a Mestre la consulta lattiero casearia per affrontare le problematiche inerenti il diktat europeo a dir poco incomprensibile che permetterebbe di fare il formaggio con qualsiasi sottoprodotto industriale. Il confronto guidato dal responsabile confederale Giorgio Apostoli ha messo l’accento sugli effetti devastanti per le imprese zootecniche venete. Si tratta – è stato detto nella riunione – di un crollo del reddito per gli oltre 3500 produttori che realizzano 11 milioni di quintali di latte dei quali l’80% è destinato alla trasformazione in Grana Padano, Asiago, Montasio, Piave, Monte Verone se e Casatella Trevigiana solo per citare i “Dop”. Il danno – ha ricordato il direttore Pietro Piccioni – non è solo degli allevatori ma anche dei consumatori che si vedono “gabbati” davanti allo scaffale del fresco in supermercato acquistando confezioni di dubbia origine con immagini commerciali truccate. E’ una battaglia che accomuna tutti – ha concluso Piccioni – nel rispetto della trasparenza e legalità con cui i nostri agricoltori operano. Per la gravità della situazione Coldiretti non esclude iniziative di mobilitazione. Allevatori, casari e cittadini in piazza a difesa del Made in Italy per impedire il via libera in Italia al formaggio e allo yogurt senza latte che danneggia ed inganna i consumatori, mette a rischio un patrimonio gastronomico custodito da generazioni, con effetti sul piano economico, occupazionale ed ambientale. L’appuntamento è per l’ 8 Luglio dalle ore 9,30 in piazza Montecitorio a Roma. Con migliaia di manifestanti da tutta Italia ci sarà il presidente nazionale della Coldiretti Roberto Moncalvo che accoglierà i parlamentari dei diversi schieramenti e i rappresentanti delle Istituzioni che intendono sostenere la battaglia a favore del Made in Italy.