Uomini, storie, vite della Grande Guerra che rischiavano di andare perduti e che, invece, tornano alla luce a cent’anni dalla fine del conflitto mondiale, grazie all’attività di ricerca dell’Archivio comunale.
Si intitola “Volti dal Fronte – Storie di giovani veronesi dal 1915 al 1918” ed è la mostra allestita nell’atrio di palazzo Barbieri, inaugurata dall’assessore alla cultura Francesca Briani, dal presidente del Consiglio comunale Ciro Maschio, dall’assessore al decentramento Marco Padovani, dal direttore dei Musei Civici di Verona Francesca Rossi e da Ettore Napione, responsabile delle collezioni dell’ex Museo del Risorgimento (foto comune Verona). “Grazie a uno straordinario lavoro di recupero – ha sottolineato Briani – riportiamo alla luce pagine di vita vera, con le storie di tanti giovani veronesi che parteciparono e purtroppo morirono durante la Prima Guerra Mondiale. Ma portiamo alla memoria anche una pagina forse meno nota, di cui furono protagoniste le donne. Furono proprio le donne, infatti, che crearono l’Ufficio Notizie, cioè quella straordinaria organizzazione capace di tenere i contatti tra le famiglie e il ministero della Guerra per avere e dare notizie dei giovani, mariti e figli, impegnati al fronte. Nel centenario del fine della guerra, l’amministrazione rende un doveroso omaggio a tutti i protagonisti veronesi di quegli anni”.
Il materiale documentario, gli oggetti personali e i cimeli esposti nella mostra, infatti, provengono in gran parte proprio dalla sezione veronese dell’Ufficio Notizie. Il percorso espositivo della mostra si articola in tre aree tematiche. Nella prima si trovano documenti amministrativi degli anni di guerra, le schede dell’Ufficio Notizie per le famiglie dei militari di terra di mare e il progetto del Monumento Ossario al Cimitero Monumentale di Verona. La seconda è dedicata a due caduti del 6° Reggimento Alpini che, durante la Grande Guerra, era di stanza a Verona. L’ultima sezione presenta ritratti ricordi e cimeli in memoria di una decina di giovani e uno spazio commemorativo riservato ai cinque militari veronesi decorati con la Medaglia d’Oro. Il progetto della mostra è nato con l’avvio delle attività di riordino archivistico che l’Archivio comunale ha compiuto negli ultimi due anni e che viene presentato in occasione del centenario della conclusione della Prima Guerra Mondiale. L’attività, realizzata in collaborazione con la Direzione Musei, si è articolato in due fasi. La prima, nel 2016, con il trasferimento all’Archivio comunale di un importante fondo custodito nei depositi del Museo del Risorgimento che conteneva lo schedario dell’Ufficio notizie per le famiglie dei militari di terra e di mare della sezione di Verona. Della documentazione dell’Ufficio Notizie sono giunte fino ai nostri giorni oltre 165 mila schede, in precario stato di conservazione. Per renderle consultabili, è stato necessario un profondo intervento di riordino e di pulizia, che ha richiesto quasi due anni. Terminata questa fase, grazie alla collaborazione con il Museo di Castelvecchio, è stata avviata la digitalizzazione di immagini e ricordi relativi a 467 caduti del territorio veronese. I ritratti, originariamente donati al Museo del Risorgimento dalle famiglie dei soldati morti al fronte, infatti, sono corredati spesso da articoli commemorativi, necrologi e lettere. Hanno collaborato alla realizzazione dell’esposizione la Fondazione Medaglia d’Oro Carlo Ederle, che ha prestato oggetti personali dell’eroe, e il Gruppo storico 6° Alpini Battaglione Verona che ha fornito consulenza storico militare. Ingresso gratuito.
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