In Veneto più di 1 alunno su 10 nelle scuole primarie è straniero per un totale di oltre 35 mila alunni iscritti alla scuola primaria nell’anno scolastico 2016/2017. E’ quanto emerge da un’analisi dell’Unione europea delle cooperative Uecoop sugli dati Miur. Riguardo alle scuole primarie fra le regioni con maggiore incidenza di studenti con cittadinanza non italiana – spiega Uecoop – il Veneto con il 15,5% è terzo subito dopo l’Emilia Romagna (17,6%) e la Lombardia (16,9%). Il fenomeno migratorio – sottolinea Uecoop Veneto – impone un’efficace gestione delle politiche di integrazione con progetti che partano dalla scuola ma che arrivino anche alle famiglie in modo da facilitare un vero e costruttivo inserimento con diritti e doveri nella società italiana (foto d’archivio). Un’integrazione che – sostiene Uecoop Veneto – parte dalla conoscenza della lingua e della cultura italiana che secondo il sondaggio Uecoop/Ixè rappresenta una delle principali condizioni di accoglienza degli stranieri per 8 italiani su 10. In particolare secondo il Miur – spiega Uecoop Veneto – a livello nazionale i tassi di scolarità degli studenti cittadinanza non italiana sono vicini a quelli degli italiani sia nella fascia di età 6-13 anni, sia nella fascia 14-16 anni, corrispondente al primo triennio di secondaria di II grado, mentre fra i 17 e 18 anni di età il tasso di scolarità degli studenti con cittadinanza non italiana diminuisce fino al 64,8% rispetto all’80,9% degli studenti italiani. La scuola – conclude Uecoop Veneto – è una delle sfide principali per una reale integrazione degli immigrati in un percorso didattico e di sostegno che in Italia e in Veneto – rileva Uecoop – può contare anche nel contributo e nella professionalità delle cooperative sociali e di istruzione.