Cargo da record nel porto di Venezia. A bordo della nave “Happy Star” della compagnia BigLift, sono stati imbarcati i due reattori di hydrocracking realizzati da ATB Riva Calzoni e destinati alla prima raffineria privata nigeriana della società Dangote Refining Ltd. I corpi in pressione sono stati fabbricati tra Roncadelle (Brescia), headquarter della storica società lombarda, e Marghera, nelle officine di assemblaggio di ATB Riva Calzoni, a pochi metri dal terminal di spedizione (foto PortVenice). Ciascuno dei due componenti (pressure vessel), tra i più grandi mai prodotti al mondo per il settore petrolchimico, pesa 1535 tonnellate e misura 60 metri di lunghezza, e fa segnare un record per lo scalo, dal quale non erano mai stati effettuati imbarchi di tale peso. La fase del trasporto dei reattori dallo stabilimento alla banchina è stata messa in opera da Fagioli spa che, nel dovuto rispetto delle portanze del terreno, ha impiegato 72 assi SPMT (Self-Propelled Modular Transporter) formando per ciascun carico un convoglio di ben 60 metri di lunghezza, 8,5 metri di larghezza e 10 metri di altezza. I convogli sono stati fatti transitare verso le banchine del terminal Multiservice attraverso l’accesso di Via Sali – realizzato appositamente per il passaggio dei carichi straordinari –, dove i due reattori sono stati imbarcati alla volta della Nigeria sulla nave BigLift dotata di due gru della portata di 1.100 tonnellate ciascuna. “In Italia, a oggi, solo a Porto Marghera è possibile realizzare operazioni come questa: disponiamo di aree di produzione prossime alle banchine, dei migliori operatori per la parte dei servizi, e di aziende di eccellenza come ATB Riva Calzoni che scelgono il nostro scalo per la propria attività produttiva e che continuano a investire: tutti asset che incrementano le nostre performance, confermando la nostra unicità a livello europeo ” ha dichiarato il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Pino Musolino. “Per noi Porto Marghera continua ad essere uno scalo strategico e fondamentale – ha spiegato Sergio Trombini, presidente di ATB Riva Calzoni –. È solo grazie alla disponibilità di infrastrutture portuali di livello eccellente che la nostra società può continuare a servire i propri clienti in tutto il mondo, garantendo un servizio efficiente e puntuale. Il supporto degli operatori e di chi lavora all’interno del sistema portuale è stato importante soprattutto in questa occasione, considerando le dimensioni e il peso dei corpi in pressione che abbiamo spedito”.

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