Giornata di contrattazioni del “Buy Veneto”, workshop internazionale del turismo giunto alla 17/ma edizione, ospitato per il secondo anno consecutivo nel Centro Congressi dell’Hotel NH Laguna Palace di Mestre-Venezia. L’atteso appuntamento di marketing, con oltre 5 mila incontri d’affari in programma, ha visto anche quest’anno una nutrita partecipazione di operatori del settore: 200 sono i buyer esteri provenienti da 45 Paesi d’Europa, America e Asia e oltre 450 i rappresentanti di 263 imprese turistiche venete: strutture ricettive, agenzie immobiliari, agenzie viaggio specializzate in incoming e servizi per il turismo. “Possiamo vantarci di organizzare da 17 anni una borsa del turismo che riscuote notevole successo e partecipazione – ha sottolineato Zaia in una conferenza stampa –, un appuntamento di livello internazionale che in altre Regioni non ha la stessa dimensione e notorietà, tanto da diventare un marchio riconosciuto, e che rivela l’enorme importanza di questo settore per la nostra economia regionale: non credo che tutti i veneti sappiano che il turismo, con 17 miliardi di fatturato, sia la prima industria del Veneto e che questo primato derivi dalla storica vocazione all’ospitalità dei veneti e dalla grande varietà di vacanza, di ambienti, di luoghi di visita, di cultura e di divertimento che la nostra terra è in grado di offrire. Una così vasta ricchezza che da punto di forza potrebbe diventare punto di debolezza, se non si riuscisse a mettere in fila in modo equilibrato e vincente così tanti ‘fattori di produzione’: i dati sul movimento turistico testimoniano che noi ci stiamo riuscendo, grazie anche a iniziative come il ‘Buy Veneto’ che incrocia efficacemente la domanda con l’offerta”. “Settanta milioni di presenze rappresentano altrettante opportunità di promuovere il Veneto – ha aggiunto Zaia – e noi dobbiamo saper veicolarne l’immagine e l’offerta anche utilizzando sapientemente le possibilità offerte dal web. Dobbiamo essere sempre meno analogici e sempre più digitali, ma senza rinunciare alla nostra proposta turistica tradizionale, la cui validità è confermata dai fatti. L’obiettivo è innovare, dotarsi dei moderni strumenti informativi e promozionali, sperimentare nuove frontiere come quelle del turismo emozionale, facendo convivere tutto ciò con gli elementi di forza che hanno reso il Veneto la prima regione turistica d’Italia”. L’ass.Caner ha rilevato come il ‘Buy Veneto’ si sia evoluto negli anni, ottenendo crescenti consensi da parte degli operatori stranieri e consentendo l’avvicinamento e l’esplorazione di nuovi mercati, per di più costando meno rispetto alle edizioni precedenti. “Quest’anno abbiamo aggiunto anche un’azione specifica del workshop al prodotto turistico montano – ha spiegato l’assessore – con incontri b2b svoltisi a Longarone nell’ambito del ‘Dolomiti Show’, ai quali hanno partecipato 26 buyer stranieri appositamente selezionati. Per la montagna, d’altro canto, in questi anni non stiamo lesinando attenzioni e risorse. E i risultati ci stanno dando ragione: i tanti bandi per la promozione di investimenti non solo a favore delle strutture ricettive, ma anche per le reti d’impresa e i servizi, sono stati per così dire premiati da una crescita degli arrivi e delle presenze nella montagna veneta che, in base alle stime dei primi nove mesi del 2018, si attestano rispettivamente attorno a un +6,2% e a un +2,8% rispetto allo stesso periodo del 2017”. Caner, tra le novità di questa edizione del ‘Buy Veneto’, ha evidenziato quella riguardante il cospicuo aumento della presenza delle agenzie digital, che operano esclusivamente sul web: “Un chiaro segnale dei tempi – ha detto –, che ci permette di incontrare personalmente dei tour operator che stanno conquistando sempre più importanti fette di mercato”. “L’ultima valutazione è rivolta alla Cina – ha concluso Caner –. Lo scorso anno ospitammo per la prima volta al ‘Buy Veneto’ operatori cinesi, una presenza che si è tradotta subito con un aumento a doppia cifra di turisti provenienti da quel grande Paese: da ottobre a dicembre 2017, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, gli arrivi di turisti cinesi in Veneto sono cresciuti del 25%, e le presenze del 26%. Siamo tutt’oggi impegnati su questo importante mercato con diverse iniziative promozionali e saremo presenti con un nostro spazio alle fiere e ai workshop in programma a ottobre a Macao e a novembre a Shangai. Ma a fare la differenza sarebbero i collegamenti aerei diretti tra la Cina e Venezia, ai quali, insieme alla SAVE, stiamo lavorando” (foto Regione Veneto).
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