A Spresiano (Treviso), inaugurazione dei lavori del nuovo Velodromo per il ciclismo su pista, che diventerà il gioiello impiantistico nazionale della specialità; alla cerimonia il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti, il presidente del Veneto Luca Zaia, i Presidenti Giovanni Malagò (Coni) e Renato Di Rocco (Federazione ciclistica italiana). La struttura verrà realizzata in un’area di 85 mila mq, occuperà quasi 30 mila mq di superficie e sarà pronta tra 18 mesi. Il velodromo coperto di Spresiano sarà dotato di 6 mila posti ed è stato progettato per rispondere ai più elevati standard tecnici internazionali e potrà ospitare ogni tipo di evento, mondiale, europeo, o olimpico che sia. La progettazione ha tenuto conto di molti fattori di fruibilità e di rispetto dell’ambiente. “Il Veneto, per antonomasia terra di sportivi, di ciclisti, di appassionati, è orgoglioso di essere protagonista di quella che è una vera svolta storica dell’impiantistica sportiva del ciclismo nazionale, dopo i fasti del mitico Vigorelli di Milano, e sta per diventare una delle capitali mondiali di questa disciplina spettacolare e amata da esperti e non. Scriviamo la storia dell’impiantistica dedicata alla velocità – ha detto Zaia – dopo che grandi atleti veneti hanno scritto quella delle vittorie con già 31 medaglie olimpiche, mondiali e europee sul petto. I meno giovani non hanno di certo dimenticato l’età dell’oro che negli anni ’60 videro i trionfi olimpici e mondiali del duo padovano Beghetto-Bianchetto, il tandem che fece sognare gli appassionati con gli ori di Roma ’60 e Tokio ’64, e poi Dino Zandegù, Massimo Strazzer, fino ad arrivare ai trionfi di oggi di Elia Viviani, a cominciare dall’oro olimpico di Rio de Janeiro. Su pista o su strada, il Veneto del pedale non ha mai fatto mancare il suo apporto e tra poco avrà la possibilità di vedere all’opera i più grandi campioni internazionali”. (foto Regione, Treviso To Day, Tribuna Tv).

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