Durante il Laboratorio di stampa dell’Accademia di Belle Arti di Verona a Corte di Cadore, è nato il Cervo a sei zampe. Nello scorso finesettimana (8-9 settembre), si è svolto in Progettoborca un nuovo Laboratorio di xilografia e serigrafia curato dall’artista e docente Giuseppe Vigolo il quale insegna Tecniche calcografiche sperimentali all’Accademia di Belle Arti di Verona, già partner di Dolomiti Contemporanee DC). I ragazzi del Laboratorio d’arte e stampa Folà di Marano Vicentino hanno lavorato alla rivisitazione della grafica originale del cane a sei zampe, ripensato da Vigolo in veste di cervo (foto di DC). E’ noto che il cervo è l’animale rappresentativo della montagna per eccellenza, uno stereotipo abusato, con cui DC giuoca dal 2011, nella grafica e nella comunicazione. Il cervo è anche la storia di Cristopher, il cervo adottato da DC, e l’anima di una riflessione accurata sul concetto di curatela (ungulata). Il cane a sei zampe, questo logo supericonico d’Italia, non correva più granchè a Borca, nei lustri scorsi. O almeno: oggi qui esso non corre affatto per Eni, che ha deciso di tenere distanza rispetto al progetto di valorizzazione di questo luogo eccezionale (e fondativo per l’azienda), ed alla pratica di rigenerazione attivata da DC con i propri partner e con Minoter sulla Colonia, disinteressandosene. Ecco che una nuova lena è maturata ora a Corte, e non è quella di Supercortemaggiore. Quel cane, oramai qui stanco, addormentato, sbiadito, si rigenera nel cervo, e dal supericonico logo dell’Eni che fu, ne viene ora un altro, perfettamente inscritto nella realtà di questo territorio alpino. Ecco allora il Cervo a sei zampe. Le sue zampe sono forti, quest’animale non dorme: è desto, nergia nuova. Il suo palco cresce, le corna si ramificano e rafforzano (bramito di guerra). Dal 2015 ad oggi, sono state diverse le esperienze di formazione, legate alla stampa sperimentale, condotte da Vigolo con artisti e studenti dell’Accademia nell’ex Villaggio Eni di Corte di Cadore. E’ dal 2014 che Dolomiti Contemporanee (www.dolomiticontemporanee.net) ha attivato la piattaforma di rigenerazione Progettoborca (www.progettoborca.net) sull’ex Villaggio Eni. Quest’anno, gli studenti e giovani artisti coinvolti sono stati: Lisa Copat, Marco Trentin, Sonia Chianchiano, Elena Grigoli, Roberto Zanini, Anna Zicche, Federica Cogo, Marco Bellotto. Lavorando in diversi ambienti della Colonia a due progetti di stampa in particolare, questo gruppo ha potuto entrare in contatto con diversi altri artisti già presenti a Borca, al momento attivi su progetti personali o laboratori di attivazione. E’ questa la forma che Dolomiti Contemporanee, sin dall’inizio (2014), ha dato al cantiere artistico e culturale di Progettoborca. Uno spazio aperto alle interazioni, dove artisti, studenti, sperimentatori, produttori, architetti e designer, Università, Accademie d’arte, aziende, tutti selezionati in base alla qualità del lavoro e all’affinità con lo spirito e gli obiettivi del progetto, possono incontrarsi e stabilire connessioni. In questa occasione, gli artisti e studenti dell’Accademia di Verona hanno lavorato allo sviluppo di alcune proposte grafiche ideate da Giuseppe Vigolo, con la finalità di reinterpretare il cane a sei zampe, lo storico logo dell’Eni, riflettendo in tal modo sul concetto di morte e rinascita, legati al contesto del Villaggio voluto da Enrico Mattei. Un gruppo ha lavorato sull’immagine dello scheletro del cane a sei zampe, utilizzando la tecnica della xilografia, incidendo quindi su un supporto di mdf una matrice delle dimensioni di 1,4 m per 2, che è stata in seguito inchiostrata. Essa verrà in seguito stampata su un supporto, e presentata nel corso dell’Open-studio di fine stagione, previsto per il 19/20 ottobre. L’organizzazione ha fornito altri particolari: un telaio, inciso con tecnica serigrafica, ha consentito di riprodurre l’immagine del cervo su t-shirt, felpe, borse, sacchi della biancheria, cuscini tessuti e stoffe, tutto materiale rinvenuto in Colonia. Alcune nuove grafiche sono state impostate utilizzando la tecnica dello stencil, su coperte, tende e copriletti, anch’essi ritrovati nei magazzini. Tali materiali sono disponibili nel bookshop di Progettoborca. L’ex Villaggio Eni di Corte di Cadore si trova all’interno del grande bosco ai piedi del versante meridionale del Monte Antelao, in Comune di Borca di Cadore (Belluno). Info www.progettoborca.net, info@progettoborca.net. Visite guidate all’ex Villaggio Eni con Progettoborca: tutti i giovedì di settembre (ore 15.00).

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