Negli ultimi anni, il numero di incidenti mortali sul lavoro in Veneto è drammaticamente elevato. Nei primi sei mesi del 2018 ci sono stati 33 infortuni mortali, tutti riguardanti uomini, prevalentemente nella fascia d’età 41-60 anni. Verona e Treviso, con 7 incidenti ciascuna, le province più colpite, mentre agricoltura ed edilizia si confermano i settori maggiormente a rischio: insieme concentrano circa la metà degli infortuni totali. Si è allora reso necessario un Piano strategico per la sicurezza sul lavoro approvato dal tavolo tecnico regionale composto da Regione Veneto, Ispettorato interregionale del lavoro, Inail, Vigili del Fuoco, Ance, Upi, sindacati confederali e associazioni datoriali e della cooperazione (photo d’arch.). Il Piano prevede un investimento di 9,5 milioni di euro, provenienti dalle sanzioni in materia comminate alle imprese nel quadriennio 2013-2016, e otto aree di intervento nelle quali sviluppare azioni di breve e medio periodo. Entro il 2018 parte un bando per trenta operatori per il rafforzamento del lavoro di prevenzione e 400 aziende controllate in più ogni anno rispetto a quanto fatto nel 2017 (circa 13 mila aziende interessate), privilegiando le realtà più a rischio e le aziende che non sono ancora state controllate. Il Piano prevede l’assunzione di 30 tecnici della prevenzione per rafforzare gli Spisal delle nove Ulss territoriali del Veneto e il finanziamento di corsi universitari per la formazione di medici del lavoro e altre figure professionali della prevenzione e l’aumento di 400 aziende l’anno (1.200 nel triennio) il numero di controlli raggiunto nel 2017 (circa 13 mila aziende), privilegiando le realtà più a rischio e le aziende che finora non sono state oggetto di attività ispettiva. Tra le altre forme di vigilanza c’è l’implementazione delle banche dati, che dovranno essere condivise tra Regione e istituti di vigilanza e l’avvio di procedure condivise e sistema informativo efficace per raggiungere obiettivi di omogeneità, qualità ed efficcia degli interventi. Previsto pure un Piano formativo per gli operatori pubblici e privati della salute e della sicurezza dei lavoratori e investimenti nella scuola e nell’alternanza scuola-lavoro ed una semplificazione burocratica e amministrativa per le comunicazioni delle aziende. Tra le novità legate al Piano sicurezza sul lavoro l’aumento della vigilanza e del contrasto agli abusi nei tirocini e servizio specifico in collaborazione con l’Inail per garantire ai lavoratori vittime di infortuni una possibilità di ricollocamento lavorativo ed un spazio web riservato all’interno del sito della Regione per informare aziende e lavoratori su dati, obblighi di legge ed eventi in materia di sicurezza, oltre ad una campagna di sensibilizzazione nelle scuole per diffondere la cultura della sicurezza tra i più giovani.