Il Veneto, che gestisce il Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Croazia 2014/2020, ha comunicato l’approvazione di 50 progetti sui 197 presentati per un importo totale di più di 101 milioni di Euro (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale – FESR), a seguito della riunione del Comitato di Sorveglianza del Programma tenutasi a Venezia il 19 e 20 luglio. Si tratta dei progetti selezionati nell’ambito del primo bando del Programma dedicato ai temi dell’innovazione, della sicurezza e resilienza, della salvaguardia dell’ambiente e del patrimonio culturale e del trasporto marittimo. Sono 4 i progetti a cui partecipa l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, in cooperazione con le principali autorità portuali dell’Adriatico, che sono risultati tutti approvati e finanziati al 100% per un totale di 10,9 mln di euro, di cui 1.275.000 euro destinati all’ADSP veneziana (fto Matt.Pd). I quattro progetti sono finalizzati a rendere più efficiente e sostenibile la mobilità di merci e passeggeri e a migliorare la competitività e la crescita economica dell’Adriatico. “Fin dal mio insediamento – ha detto il presidente dell’Autorità portuale Pino Musolino – ho lavorato per rilanciare la collaborazione con i porti dell’alto Adriatico riuniti nell’associazione NAPA, attivando delle sinergie che beneficino delle specificità di ciascuno scalo in una logica di “coopetition”, ossia di competizione locale ma di cooperazione sulle strategie di medio-lungo periodo. L’avvio dei progetti di cooperazione transfrontaliera rappresenta un segnale importante e un banco di prova che vedrà i porti del nord Adriatico collaborare per efficientare i traffici e per promuovere la cultura portuale. Il momento è cruciale: dobbiamo lavorare sulla competitività della nostra offerta per intercettare al meglio le opportunità offerte del progetto cinese della Via della Seta. Un plauso va alla Regione Veneto per l’ottimo lavoro di coordinamento di questo programma europeo e per l’efficienza degli uffici preposti”. Secondo l’ass.regionale ai trasporti Elisa De Berti: “questi progetti del Porto sono stati valutati positivamente perché fortemente orientati verso l’innovazione dei servizi logistici e la loro internazionalizzazione. É significativo che sia nel porto come in tutta la rete logistica regionale stia prendendo corpo, progressivamente, un programma di forte informatizzazione e tracciabilità delle merci che ci rendono oramai all’avanguardia internazionale per la qualità dei nostri servizi logistici. Il Porto sta facendo da apripista in questo campo e ciò lo rende sempre più il terminale naturale per l’export delle nostre imprese”. Il progetto Intesa, coordinato proprio dal porto di Venezia, che in collaborazione con il Comando Generale delle Capitanerie di porto e i Ministeri dei trasporti di Italia e Croazia, prevede lo sviluppo di un sistema integrato di gestione e monitoraggio del traffico marittimo. E’ prevista l’adozione di sistemi IT per scambio di dati in tempo reale e strumenti di ausilio alla navigazione – previsioni di maree e di condizioni meteo, etc. – finalizzati a migliorare l’efficienza del trasporto marittimo e la sicurezza della navigazione dei traffici intra-Adriatici (finanziamento complessivo di 2,9 mln di euro di cui 440 mila euro per AdSPMAS). E’ stato inoltre ricordato che ci sono altri tre progetti: Promares (coordinato dal porto di Trieste, per collegamenti intermodali); Remerber (capofila porto Ancona, per rapporto porto-città) e Diglos (su gestione università di Fiume-Rijeka, per migliorare mobilità merci e passeggeri in ambito portuale). I finanziamenti in sequenza sono da 2,7 mln, 2,8 mln e 2,5 mln; all’Autorità portuale di Venezia destinati complessivamente 835 mila euro.
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